Fanfarlo - Reservoir

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"Ho sentito quattro o cinque delle canzoni dei Fanfarlo finora, e, come solo pochi tra i miei altri preferiti, hanno quella particolare capacità di creare musica che tira su il morale ma, al tempo stesso, che è benedetta da una deliziosa malinconia." Questo ha dichiarato David Bowie sul Sunday Times a proposito dei Fanfarlo, ed ha proprio colto nel segno.
Fanfarlo è il nome — preso da una novella di Boudelaire — di un gruppo londinese formato da cinque giovani polistrumentisti di indiscutibile talento. Londinesi sì, ma non si tratta di una delle tante band indie rock britanniche in circolazione. La loro musica è un pop orchestrale con influssi derivanti dal folk rock e dalla scena indie canadese. La voce del cantante svedese (terra, la Svezia, di ottimo pop) Simon Balthazar, accompagnata qua e là da seconde voci, si sposa in un matrimonio felice con strumenti di vario tipo: chitarre, tastiere, tromba, mandolino, violino, accordion, batteria, tanto per citarne alcuni. Il frutto di questo sposalizio? "Reservoir", uno dei migliori album del 2009, senza ombra di dubbio. Un disco di debutto che i Fanfarlo hanno autoprodotto, essendo sprovvisti di casa discografica, avvalendosi del produttore Peter Kartis, che ha già lavorato per Interpol e National, tra gli altri. E il bello è che, per promuoversi, fino al 4 luglio lo mettono in vendita (in formato MP3 a 320 kbps e senza DRM) con quattro bonus track a solo 1 dollaro!
I paragoni che sono stati fatti sono svariati, The National, Okkervil River, Grandaddy, Arcade Fire e perfino Sigur Ros per certe orchestrazioni o atmosfere. Paragoni che ci stanno tutti, ma che non sono uno sminuimento per i Fanfarlo, giacché la loro musica non è mera copia dei citati originali, se ne possono sentire gli influssi, si possono scorgere similitudini nella costruzione dei brani o di loro parti, ma la band ha uno stile personale che li fa essere altri ed originali. Non bisogna essere dei geni musicali per capire che "Reservoir" ha del grandioso. È incredibile come siano riusciti a costruire un disco così immediato, capace di conquistare fin dalle prime note. Io me ne sono innamorato subito, già dalle canzoni iniziali. Era da un po' di tempo che non mi entusiasmavo a tal punto per un disco. I Fanfarlo hanno la capacità, con la loro musica, di rallegrare, mettere di buonumore, e insieme emozionare; nelle loro canzoni c'è gioia ma anche una velata e piacevole malinconia. Nullo il rischio di annoiarsi per la monotonia, date le molte variazioni melodiche che troviamo sia all'interno dei brani che tra una canzone e l'altra.
L'iniziale "I'm A Pilot", lenta e dal ritmo cadenzato, ci mette subito a nostro agio, facendo presagire il sontuoso viaggio musicale che ci aspetta. Poi arriva "Ghosts", che parte piano in un leggero crescendo per aprirsi dopo con l'ingresso della tromba e l'atmosfera che ricorda il folk degli Okkervil River. Il ritmo cambia ancora con "Luna" e si fa più trascinante, cambiando però all'interno dello stesso brano, insieme all'umore. "Comets" è un dolce abbraccio mentre "Fire Escape" è coinvolgente ed edificante, molto bella. Dopo la piacevolezza di "The Walls Are Coming Down", in "Drowning Men" la batteria si fa martellante per arrivare prima ad una "esplosione" e poi ad un finale sognante, tra archi, glockenspiel e qualcosa che pare un theremin. "If It Is Growing" è un delicato lento che fa sognare ed emoziona, invece l'intrigante "Harold T. Wilkins, or How to Wait for a Very Long Time" cambia atmosfera: è divertente, ironica, con un ritmo movimentato. A questo punto arriva una delle mie preferite, l'emozionante "Finish Line", irresistibile, in particolar modo per la parte finale in cui interviene la tromba con una melodia a dir poco deliziosa che si unisce all'orchestrazione sottostante, la ciliegina sulla torta. E così arriva la fine del disco, con il breve finale strumentale di "Good Morning Midnight". Ma se prendete il disco con le quattro bonus track c'è ancora un po' di goduria, in particolar modo con "Hands", brano pieno di grazia con un bel ritornello orecchiabile.
Insomma, si è capito, "Reservoir" è un debutto eccellente, una raccolta di canzoni edificanti e di non comune bellezza, ben suonate, cantate ed arrangiate, con melodie capaci di impressionare e catturare anche l'ascoltatore meno attento. Se questo è solo l'inizio ne vedremo, anzi ascolteremo, delle belle. Perciò segnatevi questo nome, Fanfarlo, e correte a comprare il disco prima che finisca l'offerta ad 1 dollaro.
Una curiosità: la ragazzina della foto sulla copertina del disco è Rósa, la sorella del cantante dei Sigur Rós, Jónsi Birgisson.
Questa la lista dei brani del disco:
  1. I’m A Pilot
  2. Ghosts
  3. Luna
  4. Comets
  5. Fire Escape
  6. The Walls Are Coming Down
  7. Drowning Men
  8. If It Is Growing
  9. Harold T. Wilkins, Or How To Wait For A Very Long Time
  10. Finish Line
  11. Good Morning Midnight
Nella versione in vendita ad 1 dollaro sono presenti anche queste bonus track:
  1. Kist of Whistles
  2. Hands (demo) 
  3. Drowning Men (acoustic version)
  4. Acoemeti
Potete ascoltare alcune canzoni in streaming sul MySpace dei Fanfarlo: www.myspace.com/fanfarlo

Oppure sul loro sito ufficiale, dal quale potete anche acquistare il disco: www.fanfarlo.com


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