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Ha solo 25 anni l'islandese Ólafur Arnalds, ma già il talento e la preparazione si vedono bene. L'esordio da solista avvenne nel 2007 col primo album Eulogy for Evolution. A quello ne sono seguiti altri negli anni, finché il compositore e polistrumentista ha deciso di ripetere, in un certo senso, l'esperienza particolare del 2009 quando, per realizzare l'album Found Songs, compose e pubblicò un brano al giorno per sette giorni.
Il 3 ottobre del 2011 Ólafur Arnalds ha deciso di ripetere l'esperimento, al fine di creare un nuovo album: Living Room Songs. Come il nome del disco suggerisce, ciascuna canzone è stata suonata e registrata live nel soggiorno dell'artista, una ogni giorno per una settimana. E subito ogni brano è stato reso disponibile sul sito web per il download gratuito, insieme al video dell'esecuzione. L'album è poi uscito il 23 dicembre, anche se tuttora sul sito è possibile scaricare gratis le canzoni e guardare tutti i sette video.
Un'idea originale, che aiuta di certo la diffusione della musica di Arnalds, un genere di musica vicino al classico e insieme sperimentale.
Ascoltando Living Room Songs si respira un'atmosfera intima, la musica è toccante ed avvolgente, con gli archi che dolcemente accompagnano la melodia del piano. Una meraviglia per le orecchie e per l'anima.
Ma ripercorriamo le sette tracce.

Giorno 1: "Fyrsta"



Come dice il titolo ("First", in inglese"), la prima canzone della serie ma anche il primo tema musicale scritto durante la permanenza di Arnalds a Los Angeles dopo settimane di blocco creativo per adattarsi al nuovo posto. Brano semplice, dolce e delicato come una carezza.


Giorno 2: "Near Light"



Il secondo brano della serie vede l'introduzione di un po' di elettronica (la madre e la sorella dell'artista sono alle prese con i synth). Una canzone che apre e riempie il cuore, malinconica ma al tempo stesso ottimista, piena di luce.


Giorno 3: "Film Credits"



"Film Credits" è una variazione di un tema facente parte della colonna sonora realizzata da Arnalds per il film "Another Happy Day". Violini e violoncello suonano una triste ma bellissima melodia, con Arnalds questa volta solo direttore d'orchestra.


Giorno 4: "Tomorrow's Song"



La quarta traccia è un'evoluzione di un tema improvvisato per la prima volta dall'artista durante una delle date a Berlino del suo tour di improvvisazione.
Una deliziosa armonia addolcisce con la sua semplicità, accompagnando l'ascoltatore ad un dolce riposo, in attesa del nuovo giorno.


Giorno 5: "Ágúst"



L'elegiaca "Ágúst" riempie il cuore: il piano accompagna con i suoi accordi un violino quasi struggente, mentre la viola aggiunge movimento. Bellissima.


Giorno 6: "Lag fyrir Ömmu"



La canzone, in inglese "Song for grandma", è un omaggio che l'artista ha fatto ad una persona cara. Il brano è un crescendo, dall'assolo di Arnalds al piano suonando un lento motivo malinconico fino all'ingresso trionfale di uno stuolo di archi che, lentamente, allargano lo spazio, danno aria e avvolgono in un tenero ricordo.


Giorno 7: "This Place is a Shelter"



Il brano di chiusura del disco parla di casa, del rifugio dove sappiamo di poter tornare, nonostante tutto. E così la melodia ci accoglie dolcemente, facendoci sentire a nostro agio, segnando la fine di un meraviglioso viaggio emozionale.


Con Living Room Songs Ólafur Arnalds ci regala un'altra perla di luminosa bellezza, circa 23 minuti di melodie che infondono malinconia, dolcezza, tristezza e speranza al tempo stesso. Un meraviglioso ascolto dall'inizio alla fine. Un altro tassello nella sua carriera, che contribuisce a farsi una reputazione nel mondo dei musicisti neo-classici contemporanei.

Sul sito web http://livingroomsongs.olafurarnalds.com/ potete ancora scaricare gratuitamente tutte le canzoni in mp3 a 128 Kbps, oppure acquistare i vari formati del disco.

Quarzomadera - OrbiteQuarzomadera è il nome di una band monzese attiva dal 2000 e composta da Davide Sar e Tony Centorrino. Dopo il mini-cd "Lunica" (2003) e l'album "Cardio & Psiche", a fine 2009 il duo ha pubblicato il nuovo disco "Orbite". Undici brani di buon rock italiano, con elementi di psichedelia, qualcosa anche del grunge e, in molti brani, la facilità di ascolto e l'orecchiabilità del pop. Pezzi che in diversi casi catturano l'attenzione fin dal primo ascolto, tra melodie accattivanti, un cantato piacevole, delle basi efficaci e mai prepotenti e dei testi che trattano temi vari, dai rapporti interpersonali alle emozioni a tematiche sociali.
Il disco si apre subito bene con "Tv ipnosi", brano che tratta il tema dell'alienazione a cui portano certi programmi televisivi. Molto orecchiabile, con un ritornello davvero bello che resta impresso. Muovendosi sullo stesso percorso ritmico si passa al successivo "Agrodolce", altro gran bel pezzo, con le sue chitarre trascinanti ed un cantato che conquista. Si va avanti così, con lievi cambiamenti ma senza grosse sorprese, tra canzoni tutte godibili, pezzi più pacati ed altri energici. "Limbo" si discosta un po' dai brani precedenti: psichedelico, dall'atmosfera quasi surreale, con poco cantato ed una predominanza della componente strumentale. Dal percorso tracciato da "Limbo" parte l'accorata "Dal profondo", per fare poi spazio all'ultima traccia del disco, "Raga del risveglio". Un brano esclusivamente strumentale, con l'utilizzo di strumenti non consueti per certo rock ed una voglia di sperimentazione sonora.
In conclusione posso affermare che questo "Orbite" è un disco riuscito, piacevole da ascoltare, non noioso, con una componente strumentale ben costruita, arrangiamenti curati e melodie accattivanti. Convincente.
Questa la lista dei brani del disco:
  1. Tv ipnosi
  2. Agrodolce
  3. Ironico universo
  4. Eternamente
  5. Vivere per attimi
  6. Al mio cospetto
  7. Etica
  8. Sullo sfondo
  9. Limbo
  10. Dal profondo
  11. Raga del risveglio
L'intero album può essere ascoltato su Deezer.

Mentre questa è la pagina MySpace dei Quarzomadera: www.myspace.com/quarzomadera

Fa sempre piacere scoprire una nuova band che fa buona musica, ancora di più se questa è italiana, per lo meno per orgoglio nazionale. È il caso dei DarkSide, gruppo ghotic rock milanese attivo da poco ma già in grado di dimostrare la propria capacità nel creare della musica di ottimo livello. "Sleep Girl", il loro primo EP, contiene cinque brani, devo dire, tutti interessanti. Atmosfere cupe, un po' malinconiche, ma una buona dose di energia e delle melodie orecchiabili e in grado di catturare l'ascoltatore. Gli strumenti, chitarre, tastiere, basso e batteria, sono ben dosati e riescono ad imprimere forza ai brani e a sostenere ed avvolgere senza coprire la voce del cantante.
Le prime due tracce, "Blood Pact" e "Hate You Love You", sono impetuose, con coinvolgenti riff di chitarra e linee di basso ed una batteria potente e martellante. In "Sleep Girl" si alleggerisce un po' l'atmosfera, il ritmo si fa un po' più pacato pur non mancando i momenti di maggior tensione. Nello stesso alveo si muove anche la canzone conclusiva dell'EP, "My Darkside".
Nel complesso questo "Sleep Girl EP" risulta un bel lavoro, piacevole da ascoltare; l'unico appunto che si può fare è una certa mancanza di varietà: pur con differenze tra una e l'altra, le canzoni risultano forse un po' troppo simili. Se questo non dà problemi di monotonia in un EP con cinque canzoni, potrebbe invece farlo in un disco con più brani. Ma, considerando che è solo l'inizio, è un peccato che si può perdonare.
Questa la lista dei brani:
  1. The blood Pact
  2. Hate You Love Me
  3. Sleep Girl
  4. Sweat Honey
  5. My Darkside
Potete ascoltare tutte le tracce dell'EP sulla pagina MySpace dei DarkSide: www.myspace.com/dark0sideband

Per celebrare un altro anno di musica di qualità l'etichetta indipendente britannica 4AD Records ha deciso di regalare una canzone da ogni disco da essa pubblicato nel 2009. Dodici brani di artisti come Atlas Sound, The Big Pink, Camera Obscura, The National, Deerhunter, Tune-Yards, M.Ward, St. Vincent e altri. Tutto gratis, basta lasciare il proprio indirizzo email ed appare il link per scaricare il file con tutte le tracce.
Potete ascoltare i vari brani direttamente dal lettore qui sotto. In fondo trovate il link per il download.



The Avett Brothers - I and Love and YouSegnatevi questo nome: Avett Brothers; e segnatevi il titolo di questo disco: "I and Love and You". Perché? Beh, semplicemente perché "I and Love and You" è uno dei migliori dischi usciti negli ultimi mesi e gli Avett Brothers i creatori di cotanta bellezza musicale. Per lo meno questa è la mia idea, da appassionato di musica in tutte le sue forme e sfaccettature. Questo album mi ha conquistato, e non mi stufo mai di ascoltarlo.
Gli Avett Brothers sono un gruppo del North Carolina formato dai due fratelli Seth e Scott Avett e dal bassista Bob Crawford, ai quali in tour si aggiunge il violoncellista Joe Kwon. In poco meno di dieci anni di attività la band ha già realizzato un bel po' tra dischi ed EP, nel 2007 grazie all'album "Emotionalism" è stata notata dal famoso produttore Rick Rubin che li ha ingaggiati ed ha prodotto questo loro ultimo lavoro. Come dargli torto, viste le doti del gruppo. È difficile non restare affascinati dalla loro musica, una straordinaria miscela (dinamica e dalle dosi non ben definite) di country-folk, southern rock e bluegrass con influenze persino vagamente punk, per lo meno nello spirito e nell'energia. Le canzoni degli Avett Brothers parlano della loro vita, di amore, famiglia e relazioni. Testi genuini e ben scritti, accompagnati da ritmi e melodie superlativi. Perché sanno coinvolgere, emozionare, divertire. Le canzoni di "I and Love and You" sono tanti piccoli gioielli, possiedono la giusta varietà che non fa mai annoiare pur seguendo un filo conduttore comune dato dallo stile riconoscibile degli Avett e dal tema di fondo del disco, che ruota attorno alle tre parole "I", "Love" e "You" con tutto ciò che questo comporta. Forse quello che manca di più ai fan di lungo corso è il banjo di Scott Avett, che in questo disco fa solo qualche apparizione lasciando al piano, molto presente, il suo posto tra i protagonisti. Ma spero che vorranno perdonare questa "colpa", perché il disco è eccellente lo stesso. Edificante, gioioso pur avendo momenti di riflessione, elegante e di una piacevolezza non comune. In "I and Love and You" troviamo ballate dolci ed aggraziate, come la bella title track o "Ill With Want" o la deliziosa "Laundry Room", che termina in una danza scatenata. Ma ci sono anche i brani più movimentati, per così dire più rock, come "Kick Drum Heart", un pezzo travolgente e perfetto per le radio, o "Slight Figure of Speech", canzone irresistibile che mostra un altro lato della band. E non vogliamo parlare di “Head Full of Doubt, Road Full of Promise”? Un pezzo introspettivo, che fa pensare ed emoziona con le sue armonie, la melodia e l'interpretazione del cantante. E ancora “The Perfect Space”, anch'essa lenta, riflessiva, pur con un momento di apertura in cui l'atmosfera sembra cambiare del tutto e con essa il ritmo.
Insomma, potrei star qui a parlare di ciascun brano perché ognuno ha una sua unicità, un suo fascino. Ma cosa c'è di meglio che andarsi ad ascoltare il disco?! "I and Love and You" è un album che merita davvero, un concentrato di bella musica. Movimentato e insieme profondo, intelligente, intenso. Un disco che può piacere a molti. Lo si spera, perché gli Avett Brothers meritano proprio il successo.
Questa la lista dei brani:
  1. I And Love And You
  2. January Wedding
  3. Head Full Of Doubt, Road Full Of Promise
  4. And It Spread
  5. The Perfect Space
  6. Ten Thousand Words
  7. Kick Drum Heart
  8. Laundry Room
  9. Ill With Want
  10. Tin Man
  11. Slight Figure Of Speech
  12. It Goes On And On
  13. Incomplete And Insecure
Potete ascoltare le anteprime di tutte le canzoni del disco utilizzando il player qui sotto:



Questa la pagina MySpace degli Avett Brothers: http://www.myspace.com/theavettbrothers

Sandbox Astronomy è il nome di un gruppo formato da sei americani che fanno un delizioso indie folk utilizzando, insieme alle voci, diversi strumenti come — oltre ai consueti chitarra, basso e batteria — tastiere, violino, banjo, mandolino, tambura (uno strumento indiano) e percussioni. "View from the Center of the Universe" è il titolo del loro EP d'esordio. Quattro piacevoli canzoni che mostrano le potenzialità del gruppo. Brani gioiosi, sereni, con melodie accattivanti, ritmi vivaci o più lenti in base al caso e una voce tranquilla, che mette a proprio agio e rilassa. In più l'EP viene distribuito gratuitamente (ferma restando la possibilità di fare un'offerta).
Qui sotto potete ascoltare per intero "View from the Center of the Universe"; per scaricarlo cliccate su download oppure andate direttamente alla pagina sandboxastronomy.bandcamp.com.

<a href="http://sandboxastronomy.bandcamp.com/album/view-from-the-center-of-the-universe">Lost Languages by Sandbox Astronomy</a>

MySpace: www.myspace.com/sandboxastronomy

Oggi voglio presentarvi un'interessante band italiana che distribuisce la propria musica gratuitamente, sotto licenza creative commons, oltre a pubblicarla su netlabel (a prezzi ottimi). Si tratta dei Confusion Is Next, gruppo alternative rock/grunge formato da quattro ragazzi di Monza. Il loro nuovo album, il terzo, è intitolato "The Generation Of This Order" ed è disponibile sia in versione gratuita con 5 canzoni più una hidden track sia a pagamento in versione digitale in alta qualità con un ulteriore brano e due booklet pdf (con la label tedesca afmusic).
La musica dei Confusion Is Next è energica e abbastanza accessibile nonostante la sua durezza. Approccio lo-fi, testi tutti in inglese, graffianti e potenti riff di chitarra, una batteria che picchia forte ed interessanti linee di basso. I brani di "The Generation Of This Order" sono crudi, potenti, anche "rumorosi", ma al tempo stesso attenti alle melodie, risultando così fruibili da un ampio pubblico. I ritmi mai monotoni e la forza dei diversi pezzi contribuiscono a rendere le canzoni ancor più coinvolgenti, soprattutto dopo un paio di ascolti. Un esempio è il brano di apertura, "Graffiti", un pezzo che cattura subito l'attenzione, alternando momenti che sembrano rilassati ad altri in cui crescono velocità ed intensità, con un ritornello che resta impresso nella mente. "Leaves", invece, è più cupa, travagliata, quasi struggente. Bella anche "Lichens On The Lich Gate", in cui di nuovo assistiamo a cambi di intensità da momenti più lenti, con atmosfere quasi rarefatte ed un senso come di sofferenza interiore, a momenti in cui l'energia cresce portando ad un'esplosione, come un grido di rabbia e dolore, uno sfogo. Comunque tutto il disco si ascolta con piacere e l'atmosfera seppur cupa non rattrista, anzi ha un'energia liberatoria.
Ecco l'elenco dei brani dell'album:
  1. Graffiti
  2. Leaves
  3. Anemones & Elephants
  4. Lichens on the Lich Gate
  5. Logora Worn
  6. Graffiti, Rain Coming Down (bonus disponibile nella versione deluxe a pagamento)
  7. (Hidden Track) Ollè
Potete ascoltare e scaricare la versione gratuita del disco (in MP3 a 192 kbps o OGG a 112 kbps) a questo indirizzo: http://www.af-music.de/en/releases/afm054-confusion-is-next-the-generation-of-this-order/

Questa invece è la pagina MySpace del gruppo: www.myspace.com/confusionisnext

Oggi vi voglio segnalare questo duo giapponese che ho scoperto da poco, ma che mi ha subito conquistato. Si tratta dei Secret Ocean, due ragazzi che fanno un pop acustico dolce e rilassante: voce, chitarra, percussioni, armonica e null'altro, ma il risultato è sublime. Cantano sia in giapponese che in inglese, ed hanno la capacità (che tutta la buona musica dovrebbe avere, secondo me) di trasmettere emozioni pur parlando una lingua diversa dalla nostra. La voce è carezzevole, delicata ed espressiva, le melodie sono orecchiabili e davvero piacevoli, donatrici di serenità. L'ascoltatore resta subito incantato da questa musica, così semplice e così bella, e si abbandona alle sue dolci note, lasciandosi cullare da esse.
Su Jamendo è possibile scaricare un album composto da sette brani, "Kokoro No Furyoku", che in realtà sono un estratto del disco completo formato da 13 canzoni. Questi i titoli dei sette brani:
  1. Photograph
  2. Secret Ocean
  3. Beautiful
  4. Kokoro No Furyoku
  5. Analog
  6. Turntable
  7. Up In The Cloud
Potete ascoltare tutte le canzoni su questa pagina, utilizzando il lettore che trovate qui sotto:



Seguendo il link sotto potete scaricare gratuitamente e legalmente l'album (per scopi non commerciali, su licenza Creative Commons):
SCARICA "KOKORO NO FURYOKU"

Se volete acquistare l'intero album, invece, potete andare su CDBaby.

Infine, la pagina MySpace dei Secret Ocean: www.myspace.com/secretoceanmusic

Ecco il video ufficiale del singolo "Gimme Sympathy", estratto dal nuovo album della band rock canadese Metric. Il disco si intitola "Fantasies" ed uscirà nei negozi in Canada e USA il 14 Aprile.
Il brano è accattivante, ha un bel ritmo, e ti prende già dopo un paio di ascolti. Rock con una tendenza verso il pop.



Ma non finisce qui, tutto il disco è ascoltabile in streaming gratuito dal sito della band o direttamente dal lettore che trovate qui sotto.










E infine un bel regalo: la canzone "Help I'm Alive (Acoustic)", scaricabile dalla pagina MySpace dei Metric inserendo il proprio indirizzo email nell'apposito campo.

Per quelli che amano la musica strumentale o la new age. Per coloro ai quali piace la musica che fa viaggiare con la mente e quella che tira fuori sentimenti ed emozioni. Per quelli che amano la musica dal carattere epico. Ecco, per tutte queste persone e non solo, è adatto l'album "Point of no return" dello spagnolo Roger Subirana. Quattordici brani, per una durata totale di circa 64 minuti, in larga parte strumentali anche se non manca qualche pezzo vocale. Nondimeno, pur dove è presente la voce, questa non esprime concetti tramite un testo preciso, ma più che altro un significato profondo mediante l'interpretazione vocale; il linguaggio è infatti inventato. Ognuno può, così, trovarvi le proprie percezioni personali.
Il disco andrebbe bene anche per fare da colonna sonora ad un film epico di genere fantasy. Sono quelle le atmosfere che evoca. Ci brani più cupi, in cui si sente una certa tensione, come "Silent Tears" o "Morphosis"; altri che, pur partendo da questa condizione, mostrano una speranza, come "Pyraminx" o "Point of no return". Poi ci sono pezzi che esprimono serenità, come la bellissima "Island of light", davvero un'isola splendende di luce, oppure "Enjoit". Insomma, i sentimenti del disco sono molteplici, ed è un piacere abbandonarsi ad essi. La qualità delle composizioni è molto buona ed i pezzi possiedono una forte carica emozionale, che conquista.
Ma basta perdersi in chiacchiere, è meglio passare all'ascolto del disco, che può essere scaricato gratuitamente. Davvero un bel regalo. Perciò mettetevi comodi, in un posto traquillo, magari chiudete gli occhi, e lasciatevi andare alla musica.
Questa la lista dei brani:
  1. Pyraminx
  2. Point of no return
  3. Thryst!!
  4. A piece of heaven
  5. The mask
  6. Silent tears
  7. Live in Onara
  8. The Hoodoo’s whisper
  9. Morphosis
  10. Island of light
  11. Réquiem
  12. Tales of trees
  13. Blood brother
  14. Enjoit (piano solo)
L'intero album può essere ascoltato su questa pagina, utilizzando il lettore che trovate qui sotto:



Seguendo il link sotto potete scaricare gratuitamente e legalmente l'album (per scopi non commerciali, su licenza Creative Commons):
SCARICA "POINT OF NO RETURN"

Per ulteriori informazioni sul disco e su Roger Subirana e per, eventualmente, supportare l'artista con una donazione potete andare a questo indirizzo.

Questo il sito ufficiale di Roger Subirana: www.rogersubirana.com

Graham Wright, il tastierista dei Tokyo Police Club, ha da poco pubblicato un suo EP dal titolo "The Lakes of Alberta". Cinque brani dal sapore acustico, semplici, freschi e molto piacevoli. E, particolare non indifferente, l'EP può essere scaricato gratuitamente nella versione mp3 128k; gli altri formati (mp3 320k, AAC, FLAC ecc.), invece, costano 5$.
Questa la lista dei brani:
  1. The Lakes of Alberta, Pt. II
  2. Medicine Hat
  3. Canmore Hotel
  4. The Lakes of Alberta, Pt. I
  5. When I Get There
Potete ascoltare tutto l'EP qui sotto e, se vi piace, scaricarlo dall'apposito link.

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Gli italiani Vancouver nascono come band che fa musica strumentale, ma con l'arrivo del tastierista Alain Marenghi le cose cambiano e questi diventa il cantante del gruppo, che inizia a fare canzoni con un testo da cantare (in inglese). Così l'approccio alla musica cambia, virando verso l'indie rock-pop. Il risultato è "Even My Winters Are Summers", disco con sonorità indie rock dai richiami anni '90 ma con elementi del post-rock, dello shoegaze, ed una confluenza di influenze varie. La base strumentale è sempre forte, ma c'è anche il cantato — con una grosso influsso brit-rock — che è indubbiamente un elemento importante. Le atmosfere sono in genere malinconiche con un grosso spazio per l'emotività. Diversi i brani degni di nota, a partire dall'iniziale "Jennifer ('s Unpredictable Happiness)", che nella melodia (per esempio l'intro iniziale) ricorda abbastanza "Tonight Tonight" degli Smashing Pumpkins; o la successiva "The Idler", con il suo lirismo e la melodia accattivante. Interessante anche "Shape Of Your Knees" con i suoi sei minuti di durata durante i quali i Vancouver sfoggiano una componente strumentale non indifferente che sfocia nel post-rock dai suoni dilatati. Un pezzo che mi piace parecchio è "Penalty Box": coinvolgente, energico e con una buona armonia di suoni. Poi c'è l'accoppiata "Where The Beat Is Happening" e "King Of The Rainy Kingdom", che magari può non entusiasmare del tutto ma che risulta piuttosto piacevole, come del resto "Pitcher's Song". Infine "Even My Winters Are Summers" si chiude con la title track, brano dall'atmosfera cupa che progredisce in un leggero crescendo emotivo fino alla tensione finale espressa lasciando il posto solo agli strumenti.
Insomma, i Vancouver non avranno rivoluzionato nulla, ma hanno comunque costruito un bel disco, malinconico, a volte dolce, altre più cupo o pensieroso, ma non senza energia.
Questa la lista dei brani:
  1. Jennifer ('s Unpredictable Happiness)
  2. The Idler
  3. Shape Of Your Knees
  4. Penalty Box
  5. Where The Beat Is Happening
  6. King Of The Rainy Kingdom
  7. Pitcher's Song
  8. Even My Winters Are Summers
Potete ascoltare tutte le tracce qui.

Mentre questo è il MySpace dei Vancouver: www.myspace.com/vancouvertheband

Il duo Avoidance Theory, dopo quattro anni dal disco "The Shape Of Trees", ha rilasciato a fine settembre quattro nuove canzoni in download gratuito. Il titolo dell'EP è "Calico Cliche". Quattro brani pop-folk dal sapore lo-fi; suoni delicati e dolci melodie accompagnano le voci pacate dei due componenti del gruppo. Un piacevolissimo ascolto, rilassato ma per niente noioso.
Questa la lista dei brani:
  1. Calico Cliche
  2. Break and Follow
  3. Yellow
  4. Land of the Lost
Potete scaricare l'EP direttamente da qui:

SCARICA "AVOIDANCE THEORY - CALICO CLICHE EP"

Sito web: www.avoidancetheory.com

Dopo aver diffuso in download gratuito "Gobbledigook", il primo singolo estratto dal nuovo album, i Sigur Rós ci fanno un altro regalo molto gradito. Infatti, da oggi, sul loro sito è possibile ascoltare in streaming tutto il nuovo disco, "Með suð í eyrum við spilum endalaust", in attesa dell'uscita il 23 giugno (una settimana prima in download).
Perciò non vi resta che andare su SigurRos.com, premere play ed immergervi nella splendida musica dei folletti islandesi. Ad un primo ascolto sembra che i Sigur Rós abbiano fatto un'altra volta un bel lavoro.

Intramural è lo pseudonimo dietro il quale si cela Denver Dalley, ex chitarrista dei Desaparecidos e leader degli Statistics. "This Is A Landslide" è il primo disco di Intramural, coprodotto con l'amico Sam Shacklock. Prima che questo lavoro raggiungesse la forma definitiva è passato parecchio tempo, più di quattro anni. Ma il risultato finale è eccellente. E' un disco particolare questo, non bene ascrivibile ad un determinato genere musicale. Elettro-rock, ma non solo. Da lì si spazia esplorando territori vicini (non di rado si avvicina all'ambient), ma sempre nell'alveo dell'elettronica. I brani sono undici e in ognuno troviamo una voce diversa, ad eccezione di "Inspired", solo strumentale. Dieci cantanti, provenienti da altrettante band, hanno prestato la loro voce per questo album, uno per ogni canzone. Ed ognuno ha portato nel brano interpretato qualcosa del proprio genere musicale, del proprio stile, arricchendolo. Questo conferisce al disco una interessante varietà che lo rende ancora più godibile e ricco. E, nonostante questa eterogeneità, l'album è coeso e davvero consistente. Una vena di malinconia attraversa "This Is A Landslide", a tratti un senso di solitudine. Ma questo non sfocia in vera e propria tristezza. E' piacevole essere avvolti da questi suoni. Il disco sembra ambientato nella notte di una qualsiasi città. Le atmosfere sono spesso rarefatte, quasi eteree. Tutte le canzoni sono interessanti, non ci sono riempitivi. Per questo è difficile sceglierne qualcuna sopra le altre. A me piacciono molto "Rocket" e "Spy", che trovo fantastiche, emozionanti. "Inspired" è uno splendido pezzo ambient, coinvolgente e un po' cupo. Bei pezzi anche "My My Tennessee", "Nights Are Long" e la title track "This Is A Landslide". E vogliamo lasciare da parte "From The Ground"? No di certo. Insomma, c'è davvero l'imbarazzo della scelta, il disco è da ascoltare tutto. Preferibilmente più volte, per apprezzarlo al meglio. Un gran bel lavoro.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. My My Tennessee (with Matt Friction of Pink Spiders)
  2. Queens of Comparison (with Judah Nagler of The Velvet Teen)
  3. From the Ground (with John Roderick of the Long Winters)
  4. This is a Landslide (with Greg Dulli of the Twilight Singers)
  5. Grows Stronger (with Leta Lucy)
  6. Folded (with Gabe Archer of the Pale Pacific)
  7. Rocket (with TJ Penzone of Men, Women and Children)
  8. Spy (with Tricia Kanne of Minipop)
  9. Inspired
  10. Nights Are Long (with Josh Dawson of Slender Means)
  11. Needle Point (with Teresa Eggers of the Evening Episode)
Potete ascoltare tutto il disco qui.

Mentre questo è il MySpace di Intramural: www.myspace.com/intramural

Il cantautore milanese Dente (al secolo Giuseppe Peveri) torna con un nuovo lavoro, un EP dal titolo "Le Cose Che Contano". Il suo ultimo album, "Non C'è Due Senza Te", nel 2007 aveva ottenuto un buon successo e recensioni positive dalla critica, rientrando tra i venti finalisti del Premio Italiano della Musica Indipendente (PIMI) come miglior album. Il nuovo EP "Le Cose Che Contano" contiene quattro deliziose canzoni realizzate con la collaborazione di musicisti di rilievo della scena musicale indipendente italiana: Roberto Dell'Era (Afterhours) al basso, Enrico Gabrielli (Afterhours, Mariposa, Morgan, Capossela) alle tastiere e ai fiati ed Enzo Cimino alle percussioni. In più nel brano "Ti Regalo Un Anello" è presente un cameo di Valerio Canè al Theremin.
Questi quattro brani ci mostrano, in un piacevolissimo concentrato, la bravura di Dente. Ascolto dopo ascolto riescono a conquistare con la loro dolcezza ed eleganza, quella voce delicata ma incisiva, e quei suoni ed arrangiamenti dal gusto retrò che sono come una carezza per chi ascolta. Nessuna traccia risulta smielata, anzi i testi sono arguti e divertenti (oltre che intelligenti). Il ritmo è vario e l'atmosfera, pur presentando una uniformità di fondo (c'è una buona coesione tra le varie canzoni), presenta sfaccettature differenti da un brano all'altro. Basta ascoltare, ad esempio, la movimentata "Due Gocce" e la romanticissima e seducente "Ti Regalo Un Anello". Insomma quattro splendidi gioiellini. E per di più in regalo. L'EP, infatti, è scaricabile gratuitamente sul sito di Dente.
Questa la lista dei brani:
  1. Le Cose Che Contano
  2. L'Amore Non E' Un'Opinione
  3. Due Gocce
  4. Ti Regalo Un Anello
Scarica l'EP "Le Cose Che Contano"

MySpace: www.myspace.com/amodente

Ringrazio Fede per la segnalazione.
Non sono dei novellini i Marah. Si sono formati all'inizio degli anni '90 e dal loro album di debutto sono ormai passati 10 anni. Ne hanno fatta di strada e adesso sono arrivati al sesto lavoro (senza contare live e raccolte): "Angels Of Destruction!". La band, nota per le sue entusiasmanti esibizioni dal vivo, con questo nuovo disco dà un'ulteriore dimostrazione del proprio talento. Puro e genuino rock, di quello classico, sporco, un po' rude, con qualche influenza folk e blues. Un ritmo movimentato, coinvolgente, tanta energia positiva. E richiami, nello stile, ad artisti quali Elvis Costello e, su tutti, Bruce Springsteen. Eccellenti canzoni come "Angels On A Passing Train", la movimentata “Wild West Love Song” o la bella title track "Angels Of Destruction!". E ancora "Old Time Tickin' Away", con le sue elettrizzanti chitarre elettriche, e l'eccezionale "Santos De Madera". Insomma un gran bel disco che merita attenzione, soprattutto da parte degli amanti del genere. I Marah si confermano come una delle grandi band rock americane.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Coughing Up Blood
  2. Old Time Tickin' Away
  3. Angels On A Passing Train
  4. Wild West Love Song
  5. Blue But Cool
  6. Jesus In The Temple
  7. Santos De Madera
  8. Songbirds
  9. Angels Of Destruction
  10. Can't Take It With You...
  11. Wilderness

Potete ascoltare l'intero album qui.


Questo è invece il Myspace dei Marah: http://www.myspace.com/marahusa


E questo il loro sito ufficiale: http://www.marah-usa.com



Brooke Waggoner è una giovane cantautrice americana (attualmente vive a Nashville) ancora poco conosciuta ma di indubbio talento. Ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di 4 anni, a 10 ha scritto la sua prima canzone e nel 2006 ha preso il college degree in "Music Composition & Orchestration". Nel 2007 è uscito il suo primo EP, "Fresh Pair of Eyes", in cui Brooke ci fa ascoltare dell'ottimo piano pop. Sei splendide canzoni interamente prodotte da lei, dai testi agli arrangiamenti e l'orchestrazione. Basta iniziare ad ascoltare l'EP e subito veniamo conquistati dalla voce tenera e delicata di Brooke, da quell'atmosfera edificante e positiva che pervade tutti i brani. Un disco rilassato ma per niente monotono, anzi vario e con una orchestrazione coinvolgente. Basta prendere come esempio il brano inziale, "Hush If You Must". Calmo e dolce, con dei crescendo arricchiti dagli archi e, verso la metà, un cambio deciso di ritmo in un frizzante assolo al piano, per poi cambiare ancora nella seconda parte della canzone, seguendo il motivo della prima parte. "Wonder-Dummied" impressiona con il suo arrangiamento; un brano intenso, dall'atmosfera sognante, con quel piano che in certi momenti ci regala melodie dal sapore orientale e quegli archi decisi. Insomma una vera meraviglia, da ascoltare assolutamente. "So-So" è divertente, allegra, spensierata; dà il buonumore. In "I Am Mine" fa il suo ingresso la chitarra acustica come co-protagonista. Con la sua melodia suggestiva e un'atmosfera sognante questa canzone ci dona la felicità. L'EP si conclude con "Fresh Pair Of Eyes" e "My Legionnaire". Entrambe dal sapore un po' retrò, calme e delicate, seppure nella seconda non manchino dei guizzi qua e là.
Con "Fresh Pair of Eyes" Brooke Waggoner convince alla grande. Un lavoro elegante, coinvolgente, accattivante. Davvero incantevole.
E in più Brooke ci offre la possibilità di scaricare gratuitamente l'intero EP dal suo sito.

Scarica "Fresh Pair of Eyes" (nel form da compilare selezionate Other nel campo STATE ed inserite il vostro cap nel campo ZIPCODE; riceverete una mail con il link per il download)

Per ascoltare delle canzoni in streaming potete andare sul MySpace di Brooke Waggoner: http://www.myspace.com/brookewaggoner

"Kommt" è il primo album dei Kapelle Koralle, gruppo tedesco (di Monaco) che suona dell'ottimo folk-rock. In questo lavoro ci propongono dodici deliziosi brani, tutti in lingua tedesca. Un suono semplice, una voce calda, le chitarre ben presenti ed usate abilmente. Niente tristezza, bensì una sensazione di serenità, un'atmosfera gioiosa. Ci sono le tracce più tranquille, rilassate, com'è "Das mit dem Leuchtturm", e anche quelle con maggior vivacità ed un ritmo più sostenuto, come "Mit und für, dich und dir". Incantevole "Klingeling", molto bella ed orecchiabile "A". E poi ci sono "Berge, Seen" e quell'altro gioriellino di "92", una delle stelle del disco. Insomma un disco proprio carino, che si fa ascoltare con facilità. E in più si può scaricare gratis.
L'intero album può essere ascoltato su questa pagina, utilizzando il lettore che trovate qui sotto:



Seguendo il link sotto potete anche scaricare gratuitamente e legalmente l'album (per scopi non commerciali, su licenza Creative Commons) e, se volete, supportare la band con una donazione:
http://blue.jamendo.com/it/album/11322/

Questo l'indirizzo del MySpace dei Kapelle Koralle: http://www.myspace.com/kapellekoralle

"Roots And Echoes" è il titolo del quinto album degli inglesi The Coral, registrato niente meno che nel Wheeler End Studio degli Oasis. E non potevano scegliere titolo migliore di "Radici ed echi", visto il contenuto del loro nuovo lavoro. Già, perché i Coral in queste 11 tracce ci riportano indietro di 40 anni, a certo merseybeat, al pop-folk psichedelico della west coast della fine degli anni '60, prendendo per riferimento gruppi come Beatles, Love, Doors, Byrds. E lo fanno con maestria da artigiano di provata esperienza, curando alla perfezione la scrittura e gli arrangiamenti delle varie canzoni. E' un album forse meno spontaneo, stravagante dei precedenti, ma è ugualmente un bel lavoro. Ci mostra un altro lato dei Coral, probabilmente una loro evoluzione.
In "Roots And Echoes" non troviamo canzoni brutte, ma alcune senza dubbio spiccano sulle altre. Come la seconda traccia, "Remember Me", accattivante, con un bell'arrangiamento e un ritmo incalzante. O quel gioiellino di "Put The Sun Back", melodica e molto dolce, con un suono che conquista. "Jacqueline" è un'altra gemma di grande valore, spensierata, romantica, serena, con quella bella chitarra acustica e la batteria che imprime il ritmo ma senza essere invadente. Meravigliosa. "In The Rain" è invece veloce, energica, incalzante, mentre nella seguente "Not So Lonely", ballata lenta, sognante, dal sapore acustico, ci si gode un po' di tranquillità e relax. E poi la gioiosa "Cobwebs" e la malinconica "Rebecca You", altra canzone molto ben riuscita.
In sostanza, "Roots And Echoes" è un lavoro maturo, ben bilanciato, che risulta subito piacevole ma che ha bisogno di più ascolti per essere apprezzato appieno, affinché si colgano tutte le sue qualità. Ancora una volta i Coral confermano il loro talento.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Who's Gonna Find Me
  2. Remember Me
  3. Put The Sun Back
  4. Jacqueline
  5. Fireflies
  6. In The Rain
  7. Not So Lonely
  8. Cobwebs
  9. Rebecca You
  10. She's Got A Reason
  11. Music At Night

Potete ascoltare l'intero album al seguente indirizzo: http://www.columbia.co.uk/listen/the_coral/roots___echoes


Questo è l'indirizzo del MySpace dei Coral dove sono presenti alcune tracce in streaming: http://www.myspace.com/thecoral


Mentre questo è il sito ufficiale della band: http://www.thecoral.co.uk/


 
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