Vi ho parlato poco tempo fa di
Burial e del suo dubstep. Barry Lynn (aka Boxcutter) è un esponente della stessa corrente musicale, ma le differenze tra i due non sono poche. Le etichette da attaccare alla musica di Boxcutter in realtà sarebbero varie, perché il nord-irlandese è uno a cui piace sperimentare e miscelare diversi generi. "Glyphic", il suo ultimo album, ne è un esempio perfetto. A differenza di Burial in cui si sentiva parecchio soul, qui troviamo molto jazz, radici giamaicane, idm, ritmiche jungle. Il dubstep si mescola con l'ambient. E così, ad esempio, abbiamo brani come la title track "Glyphic", con i suoi bassi profondi e il sax jazz, o "Windfall" e il suo dub spettrale. C'è il dubstep di "Bud Octet", la tensione di "Chiral" o l'atmosfera di "Foxy" vagamente nostalgica e al tempo stesso calda, accogliente. "Glyphic" è un album da club, ma non solo. Certo non è semplice, non è musica per tutti. Crea una bella atmosfera, ma non a tutti piace. Però bisogna dirlo: è fatta proprio bene. Contaminazioni ed influenze varie sapientemente miscelate, muovendosi nell'alveo del dubstep ma in libertà.
Ecco la lista dei brani dell'album:
- Glyphic
- Windfall
- Bug Octet
- Rusty Break
- J Dub
- Chiral
- Kaleid
- Bloscid
- Foxy
- Lunal
- Fieldtrip
Per ascoltare delle lunghe anteprime di tutti i brani potete andare qui.
Questo è invece il MySpace di Barry Lynn: http://www.myspace.com/barrylynnmusic
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