Bloc Party - Intimacy

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"Intimacy" è il terzo album dei britannici Bloc Party che arriva dopo poco più di un anno e mezzo dal precedente "A Weekend In The City", disco che aveva diviso critica e pubblico. Anche questo nuovo lavoro, a dire il vero, ha suscitato pareri discordanti. La versione di cui mi accingo a parlare è quella definitiva, contenente 14 tracce ed uscita il 27 ottobre dell'anno appena terminato. Del disco, infatti, era uscita online una prima versione in mp3, contenente 11 tracce, scaricabile dal sito della band per 5 sterline.
Questo nuovo lavoro è stato prodotto da Paul Epworth (produttore del primo "The Silent Alarm") e Jacknife Lee (produttore di "A Weekend In The City"). E, in effetti, in "Intimacy" i Bloc Party riprendono elementi di entrambi i dischi precedenti, sviluppando le energiche sonorità post-punk con una grossa dose di elettronica. Testi personali, ispirati a Kele Okereke dalla fine del suo fidanzamento; sentimenti, intimismo ed insieme energia; atmosfere metropolitane, tese ed oscure, anche se non mancano né vivacità né dolcezza. Disco non semplice, necessita di più ascolti per essere metabolizzato ed apprezzato come si deve. Soprattutto i primi brani ti lasciano spiazzato, proponendo un suono diverso da quello solito dei Bloc Party. "Ares" e "Mercury" hanno, infatti, sonorità che subito fanno pensare ai Prodigy e al big beat di gruppi come i Chemical Brothers. Molto ritmate, farcite di elettronica, tra distorsioni, synth, beat frenetici e tant'altro. Ma subito dopo i due brani d'apertura arriva "Halo" e con lui molto del suono dei "vecchi" Bloc Party. Qui sono chitarre e batteria a tornare protagoniste sfoggiando un'energia punk che ti trascina all'istante. Impossibile restare fermi ascoltando un pezzo del genere. Ma troviamo anche brani più "lenti", melodici: "Biko" (con le sue stratificazioni elettroniche, il senso di mancanza, di perdita, ed un Kele Okereke molto suadente) e "Signs" (una sorta di ninnananna elettronica, con i suoi campanelli, lo xilofono ed una spiccata delicatezza). Questi due si alternano ad altri due pezzi più ruvidi, vigorosi: "Trojan Horse", con i suoi riff energici e nervosi, e "One Month Off", gran bel pezzo che ricorda il primo album "Silent Alarm".
L'elettronica "Zephyrus" si fa apprezzare per la commistione tra tragicità, forza e delicatezza, con l'importante componente corale operistica. Da qui inizia una serie eccezionale. Prima "Talons", brano molto ben risucito, poi "Better Than Heaven", con il suo crescendo electro che sfocia nel finale intenso ed esplosivo in stile Bloc Party ed un riff di chitarra che per qualche attimo ricorda il motivo di un pezzo memorabile come "I Still Remember". E a seguire l'epica "Ion Square" (il cui testo è ispirato alla poesia "I Carry Your Heart With Me" di E.E. Cummings), uno dei miei pezzi preferiti, che mi ha conquistato al primo ascolto con quel loop di piano, le varie stratificazioni elettroniche ed il cantato di Okereke. La serie continua con "Letter To My Son", dal suono pulito e con un velo di tristezza, e "Your Visits Are Getting Shorter", bel brano elettronico ballabile. Infine troviamo l'ormai noto "Flux", coinvolgente singolo uscito un anno fa che diede un assaggio della svolta elettronica della band.
Insomma, a me questo disco è proprio piaciuto. Ero incerto all'inizio, poi riascoltandolo l'ho apprezzato appieno. Il ritmo è vario, non risulta mai monotono, i brani sono cantati con sentimento e trasporto emotivo e non manca neanche l'energia, con batteria e chitarre che in molti pezzi si fanno sentire per bene. I pezzi ottimi sono diversi e comunque il livello è alto. Questo album è un'altra prova della bravura e del valore di questa band che qui si presenta con un suono rinnovato, ma con l'impronta stilica tipica del gruppo.
Ecco la lista dei brani del disco:
  1. Ares
  2. Mercury
  3. Halo
  4. Biko
  5. Trojan Horse
  6. Signs
  7. One Month Off
  8. Zephyrus
  9. Talons
  10. Better Than Heaven
  11. Ion Square
  12. Letter to My Son
  13. Your Visits Are Getting Shorter
  14. Flux

Potete ascoltare le anteprime di tutte le canzoni a questo indirizzo.


Mentre sul MySpace della band sono presenti alcuni brani da ascoltare in streaming: www.myspace.com/blocparty

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