Il
titolo di questo articolo, sembra strano, ma è esattamente il nome del caso
giudiziario che infiammò il mondo del music business ormai sedici anni fa. Ai
tempi, Napster non era la piattaforma completamente legale di streaming
musicale che è oggi, che poi sia diventata completamente legale, è stato un
effetto della causa vinta dai Metallica, che all’epoca si ponevano come
paladini della tutela del diritto d’autore. Era il 2000 ed il mondo musicale era davvero
completamente diverso da quello di oggi, il mercato discografico stava però
iniziando ad affrontare una crisi che ne avrebbe trasformato struttura e
dinamiche. Certo, c’era MTV e alcuni canali musicali, per cui, oltre alla
radio, esistevano già altri mezzi per ascoltare musica
senza passare dalla cassa di un negozio di dischi, ma era una questione che non
aveva ancora toccato le tasche di artisti e case discografiche. Quel che voglio
dire è che i videoclip erano ancora un mezzo di promozione, e spesso si sono
rilevati dei mezzi di promozione particolarmente efficaci ed in grado di
convincere le persone a comprare i dischi. Era facile, in fondo, il meccanismo,
guardavo il video su MTV o Videomusic, ascoltavo il pezzo, se mi piaceva e
volevo riascoltarlo, o aspettavo una nuova messa in opnda del brano, o uscivo
di casa a comprare il disco. Poi è arrivato internet, o meglio, dal 56k che
quando accendevi il modem, potevi ascoltare il classico rumore
fantascientifico, all’ adsl, c’è stato un salto notevole. Con questo salto
tecnologico, c’è stato anche lo sviluppo ed il via di Napster, una piattaforma
che in maniera pioneristica, ha introdotto il peer to peer, anche in ambito
musicale. Ma i Metallica furono altrettanto pioneristici nel capire che Napster
potesse far calare a picco i loro guadagni, per questo impugnarono causa contro
il sito web, portando all’opinione pubblica un problema che ha poi trasformato
il modo che abbiamo anche oggi di ascoltare la musica, fra Spotify, iTunes e
piattaforme di streaming vario. Che fosse troppo facile scaricare tutta la
musica del mondo? Che fosse e che sia ingiusto per un artista non veder
retribuito il suo lavoro e sentirsi quindi rapinato e danneggiato?
Probabilmente è così, tuttavia le innovazioni tecnologiche hanno spesso portato
tanti cambiamenti, e fra perdite e guadagni, solo una visione d’insieme e
storicizzata può consegnarci un verdetto accettabile. Oggi però esiste
certamente anche una parte di appassionati di musica vecchia scuola che si
recano ancora al negozio di dischi di fiducia, comprano il loro cd, oppure il
loro disco in vinile.
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