Chiara Raggi - Molo 22

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Chi abita in una città di mare sa bene quanto può essere piacevole ed ispiratrice una passeggiata lungo un molo o la riva del mare o sul lungomare, guardando le onde infrangersi sulla battigia o sugli scogli, col sole all'orizzonte. Ha un non so che di magico, ti fa pensare, ti fa entrare in contatto intimo con i tuoi sentimenti. È proprio da qui che nasce "Molo 22", il disco d'esordio di Chiara Raggi, fine cantautrice riminese (classe 1982) di stanza a Torino, diplomata anche in chitarra classica al conservatorio della sua città, che con questo lavoro si affaccia ufficialmente sulla scena musicale italiana. Un disco che senza dubbio colpisce per la qualità degli arrangiamenti (realizzati insieme al chitarrista brasiliano Roberto Taufic Hasbun), con i suoni di svariati strumenti amalgamati e dosati egregiamente per fare da morbido tappeto sonoro e da giusto contorno per la voce calda, intensa, e insieme carezzevole, di Chiara. Strumenti di vario tipo, da quelli a noi più familiari, come chitarre, pianoforte, contrabbasso o clarinetto, a quelli appartenenti alla tradizione sudamericana, come cavaquinho o viola caipira, oltre alle percussioni. Il Sud America è presente nel ritmo, nel colore, ma anche nell'atmosfera, in particolare con quella saudade tipica dell'animo brasiliano. Una vena di malinconia attraversa tutto il disco, ma di quella malinconia che piace. Le canzoni sono genuine, leggere ma intense, con testi che sanno di poesia. Armonie talvolta ispirate al jazz ed attenzione per la tecnica sono altre due caratteristiche di questo lavoro. L'album è elegante e molto piacevole da ascoltare, eppure solo alcuni brani hanno la capacità di riuscire a far davvero breccia nell'ascoltatore, restando impressi nella mente per un ritornello o qualche altro particolare. O, quando questa capacità ce l'hanno, sono necessari diversi ascolti. Ma consideriamo che questo è un disco d'esordio, ancora c'è il tempo di crescere, migliorare, e le potenzialità ci sono, eccome. Nel complesso "Molo 22" è un disco godibile, ottimo per rilassarsi un po' in tranquillità. Da ascoltare più volte per goderne appieno, cogliendone le diverse sfumature. Interessante la title track "Molo 22", con i suoi ritmi latini, mentre la seguente "Moschina", sbarazzina com'è, dà un tocco di leggerezza. Più introspettiva "È cambiata la notte", molto bella e suggestiva, cantata quasi sottovoce e con una delicata base musicale. Sulla stessa strada si muove “Inesorabile fragilità”, che conquista con il suo ritonello, tra note di pianoforte e melodica e un delizioso assolo di viola caipira. Particolare è la traccia "Alcune mattine", una poesia recitata su un arpeggio di chitarra classica, emozionante. Ancora introspezione con la traccia "Non è importante", mentre con "Il viaggio" l'atmosfera cambia e il ritmo si fa più vivace, tra coinvolgenti percussioni e un piano allegro.
"Molo 22" è un buonissimo disco d'esordio, raffinato e gradevole, frutto di un lavoro attento e meticoloso e di una particolare sensibilità. C'è spazio per crescere, ma la partenza è davvero niente male.
Questa la lista dei brani:
  1. Confessioni
  2. Molo 22
  3. Moschina
  4. È cambiata la notte
  5. Inesorabile fragilità
  6. Stomaco e musica
  7. Alcune mattine
  8. Non è importante
  9. Il viaggio
  10. Angelo rosso
Potete ascoltare alcune canzoni di Chiara Raggi in streaming sulla sua pagina MySpace: www.myspace.com/chiararaggi

2 commenti:

  1. Grazie per la bella segnalazione: ottima musica, leggera e raffinata!
    Complimenti anche per il post: hai usato un "attacco" che mi ha incuriosito e mi ha portato a leggere tutto con interesse :-)

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  2. Ti ringrazio, complimenti del genere fanno sempre piacere, soprattutto se vengono da un appassionato (ho visto che anche tu parli di musica nel tuo blog). ;o)

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