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Gli italiani Vancouver nascono come band che fa musica strumentale, ma con l'arrivo del tastierista Alain Marenghi le cose cambiano e questi diventa il cantante del gruppo, che inizia a fare canzoni con un testo da cantare (in inglese). Così l'approccio alla musica cambia, virando verso l'indie rock-pop. Il risultato è "Even My Winters Are Summers", disco con sonorità indie rock dai richiami anni '90 ma con elementi del post-rock, dello shoegaze, ed una confluenza di influenze varie. La base strumentale è sempre forte, ma c'è anche il cantato — con una grosso influsso brit-rock — che è indubbiamente un elemento importante. Le atmosfere sono in genere malinconiche con un grosso spazio per l'emotività. Diversi i brani degni di nota, a partire dall'iniziale "Jennifer ('s Unpredictable Happiness)", che nella melodia (per esempio l'intro iniziale) ricorda abbastanza "Tonight Tonight" degli Smashing Pumpkins; o la successiva "The Idler", con il suo lirismo e la melodia accattivante. Interessante anche "Shape Of Your Knees" con i suoi sei minuti di durata durante i quali i Vancouver sfoggiano una componente strumentale non indifferente che sfocia nel post-rock dai suoni dilatati. Un pezzo che mi piace parecchio è "Penalty Box": coinvolgente, energico e con una buona armonia di suoni. Poi c'è l'accoppiata "Where The Beat Is Happening" e "King Of The Rainy Kingdom", che magari può non entusiasmare del tutto ma che risulta piuttosto piacevole, come del resto "Pitcher's Song". Infine "Even My Winters Are Summers" si chiude con la title track, brano dall'atmosfera cupa che progredisce in un leggero crescendo emotivo fino alla tensione finale espressa lasciando il posto solo agli strumenti.
Insomma, i Vancouver non avranno rivoluzionato nulla, ma hanno comunque costruito un bel disco, malinconico, a volte dolce, altre più cupo o pensieroso, ma non senza energia.
Questa la lista dei brani:
  1. Jennifer ('s Unpredictable Happiness)
  2. The Idler
  3. Shape Of Your Knees
  4. Penalty Box
  5. Where The Beat Is Happening
  6. King Of The Rainy Kingdom
  7. Pitcher's Song
  8. Even My Winters Are Summers
Potete ascoltare tutte le tracce qui.

Mentre questo è il MySpace dei Vancouver: www.myspace.com/vancouvertheband

Oggi voglio presentarvi il primo disco dei Six Red Carpets, un gruppo rock alternativo italiano emergente. Sono in tre - Majlco, Mills e Leaf i loro pseudonimi - e cantano interamente in inglese. Da poco hanno pubblicato il loro primo album, "Nightmares + Lullabies", e lo offrono in download gratuito a chiunque abbia voglia di ascoltarlo. Non hanno ancora una casa discografica alle spalle, perciò il disco è stato interamente autoprodotto dalla band; ma non bisogna pensare che, per questo, esso possa essere un lavoro amatoriale. Già, perché l'album è ben fatto e comprende anche uno splendido booklet. Questo disco costituisce un'ottima base di partenza; le premesse per andare avanti ci sono tutte. La musica dei Six Red Carpet è un rock trascinante, pieno di energia ma insieme melodico. "Nightmares + Lullabies" si ascolta piacevolmente e sono diverse le canzoni degne di nota, che restano in mente e vien voglia di riascoltare. Una su tutte "Angel's Vanity", tra le migliori, perfetto esempio di quanto detto prima: è gagliarda, grintosa, ed ha una melodia che facilmente si fissa in testa. Batteria e chitarre si fanno sentire e fanno la loro parte da protagonisti, azzeccati gli assoli di chitarra. La voce del cantante, a tratti, ricorda un po' quella di Billy Corgan, cantante degli Smashing Pumpkins, ma mantiene i tratti personali ed è ben riconoscibile. Bello anche il brano di apertura del disco, "The Weaver Call", esclusivamente strumentale; nel suo leggero crescendo lascia ben sperare per il prosieguo del disco.
"Fall Asleep" esprime tensione, forse anche una certa disperazione, con il suo ritmo, i riff taglienti ed il contrasto tra le due voci, per concludersi poi con la voce calma e profonda del "tessitore di sogni". "Vanilla Scent" mette da parte i suoni duri, è particolarmente dolce, la voce si calma, si inseriscono archi aggraziati ed emozionanti, suoni delicati. Una canzone che intenerisce chi l'ascolta.
La chiusura del disco spetta alla tranquilla "Asphalt Song", la quale assolve egregiamente il suo compito: chitarra acustica, voce e pochi altri suoni compongono un ottimo brano, che lascia l'ascoltatore con la voglia di riascoltare tutto da capo.
Insomma
"Nightmares + Lullabies" è proprio un bel disco, che si apprezza appieno se ascoltato più volte. Un lavoro che fa ben sperare per il futuro di questi ragazzi, per la loro carriera. Intanto non resta che spargere la voce. Perciò correte a scaricare l'album e, se vi piace, consigliatelo agli amici.
Ecco la lista dei brani:
  1. The Weaver Call
  2. Twenty Two an The Charm of Gravity
  3. Words Forgetting, Words Forgot
  4. Fall Asleep
  5. Here's to the Nightmare
  6. Angel's Vanity
  7. Run over Free
  8. Deep Down in Water
  9. Vanilla Scent
  10. I was There
  11. The Dream of Billy Kite
  12. Bring Me Noise
  13. Asphalt Song
Tutto il disco può essere scaricato dal sito ufficiale dei Six Red Carpets: SCARICA "NIGHTMARES + LULLABIES".

Sul MySpace della band potete ascoltare alcune canzoni in streaming: www.myspace.com/sixredcarpets.


"D'Estate" è il singolo d'esordio degli Ariadineve, band milanese che pubblicherà il primo album nell'autunno 2008. Il disco, "Buone Vacanze", conterrà dodici tracce prodotte da Paolo Benvegnu (ex Scisma) e Lele Battista (ex La Sintesi). "D'Estate" è un brano pop orecchiabile, spensierato e tipicamente estivo. Molto piacevole.
Eccone il video ufficiale, in rotazione sulle principali reti televisive musicali italiane:

D'Estate


MySpace: www.myspace.com/ariadineve
"Cambiano le cose" è il nuovo singolo de Il Nucleo, che anticipa l’album "Io prendo casa sopra un ramo al vento" in uscita il 13 giugno. Sebbene il brano sia in rotazione nelle radio dal 4 aprile, solo pochi giorni fa è uscito il video ufficiale, che vi faccio vedere sotto.
"Cambiano le cose", deliziosa, orecchiabile, leggera, con un motivo che entra in testa facilmente, è una canzone perfetta per le radio e con tutte le carte in regola per essere apprezzata da un grande pubblico. A me è piaciuta sin dal primo ascolto.
Ecco il video:



MySpace: www.myspace.com/ilnucleo

I TooMuchBlond sono cinque giovani ragazzi fiorentini che si stanno affacciando sulla scena musicale nazionale con il loro singolo d'esordio "Nessun Difetto". Formatisi nel 2004 (non nell'attuale composizione), nel 2006 incidono il loro primo demo autoprodotto: "Waiting Room", con canzoni in italiano e in inglese. Dopo alcuni concorsi vinti e una pratica sul campo con diversi concerti live arriva la svolta nel 2007 con il “Coca-Cola Soundwave Discovery Tour 2007", promosso da Coca-Cola e a cui MTV ha dedicato "Operazione Soundwave", trasmissione che ha visto protagonisti i TooMuchBlond in qualità di vincitori e opening act dei concerti di Rimini e Bari del Coca-Colalive@MTV. Grazie a questo concorso firmano un contratto con Sugar e adesso eccoli qui, con il loro video in rotazione sulle maggiori tv musicali italiane.
Le influenze musicali più importanti per i TooMuchBlond vengono da rock - in diverse forme: indie, post-rock, alternative - ed elettronica. Influenze che inevitabilmente si ritrovano nella loro musica che, oltre ad avere sonorità rock (virate soprattutto verso l'indie rock), possiedono un'attitudine pop. E' questo che troviamo nel singolo "Nessun Difetto". Il brano ha un bel ritmo, una melodia accattivante e risulta subito coinvolgente, restando fisso in testa. Un bel lavoro. Vedremo, anzi ascolteremo, come sarà l'album.
Ecco il video ufficiale:



MySpace: www.myspace.com/toomuchblond

I Giardini di Mirò, a conclusione di un anno intenso, decidono di ringraziare i loro numerosi fan con un bel regalo di fine anno. A partire da oggi 31 dicembre, infatti, sarà possibile scaricare dal loro sito un nuovo EP contenente un inedito (”No one’s to blame” - feat. Paul Anderson) e ben 4 remix a cura di Isan, Offlaga Disco Pax, Mickey Eats Plastic e Mapstation. Io l'ho già scaricato ed ascoltato: ottimo, molto belli e ben fatti i remix, emozionante l'inedito. Atmosfere rarefatte, un po' cupe, un suono che avvolge. Un vero piacere ascoltarlo. Ha confermato in pieno le mie aspettative (alte, visti i nomi). Ve lo consiglio.
Ecco la lista dei brani:
  1. No one’s to blame (feat. Paul Anderson)

  2. Dividing Opinions 1.0 (Isan Remix)

  3. Dividing Opinions 2.0 (Mickey Eats Plastic Remix)

  4. Dividing Opinions 3.0 "History repeats itself remix" - (Offlaga Disco Pax Remix)

  5. Dividing Opinions 4.0 (Mapstation Remix)

Scarica New Year’s Eve EP


Se volete, sul sito dei Giardini di Mirò, potete fare una donazione (3 euro) al gruppo che servirà a recuperare fondi per ricompensare in parte chi ha prodotto i remix e l’artwork del disco.


(via soundsblog)

A due anni di distanza da "The Plural Of The Choir" ed a pochi mesi dal loro ultimo EP "The Quiet Choir", i bolognesi Settlefish tornano con un album nuovo di zecca dal titolo "Oh Dear!". Un disco registrato nel loro studio e poi mixato in Texas da John Congleton. Sono sì italiani i Settlefish, eccetto il cantante Jonathan Clancy (nato in Canada), ma la loro musica non si ferma entro i confini del nostro paese. Le loro canzoni sono interamente in inglese e con sonorità indie rock che vanno benissimo anche per l'estero, Stati Uniti e Regno Unito compresi. Non a caso la band negli ultimi tre anni ha realizzato oltre 300 date, due tour americani, quattro tour inglesi, due tour europei. Adesso, con "Oh Dear!", hanno tutte le carte in regola per fare un ulteriore passo avanti a livello di pubblico e di notorietà. Dal punto di vista musicale il passo avanti lo hanno fatto di sicuro, realizzando un ottimo disco che possiede un'inclinazione pop pur restando rock, ed anche gagliardo e potente, soprattutto in certi brani. Un disco che spinge a dimenarsi, a seguire il ritmo, trasmette voglia di divertimento, anche di ribellione, ma che è capace subito dopo di infondere dolcezza o di far tornare alla mente teneri ricordi. Un album articolato, che riesce a coniugare rock e pop, energia e delicatezza.
Si inizia con "Head Full Of Dreams", che ti prende con il suo ritmo deciso, galoppante, i riff di chitarra e la batteria. "Balloons" è allegra, divertente. "Summer Drops" è una meraviglia: una bella melodia lungo tutta la canzone, la batteria che ti fa muovere la testa pur restando discreta e non invadente con il suo potenziale vigore. E poi a un certo punto, dopo la metà, le chitarre a darci dentro per imprimere una spinta in velocità che sta benissimo. Perfetta. Altre belle canzoni "The Boy And The Light" e "Whirlwind In Delivery", quest'ultima più tranquilla (sebbene l'energia non manchi mai). Non mancano i brani più duri, potenti. "I Go Quixotic!", a cui non si può resistere, e poi "This City", che preme sull'acceleratore e tira alla grande, e "In The Neighborhood", che spacca tutto. E qua e là, a dare un po' di riposo, sono posti quattro brevi ed efficaci interludi; in particolare il primo, "A Second Of Your Time", mi piace davvero molto, con quella chitarra acustica e quel tocco di dolcezza. Insomma, i Settlefish hanno fatto bene, molto bene. Proprio un bel disco questo "Oh Dear!", meritevole di attenzioni.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Head Full Of Dreams
  2. Balloons
  3. Summer Drops
  4. Interlude 1 (A Second Of Your Time)
  5. I Go Quixotic!
  6. The Boy And The Light
  7. Interlude 2 (Whale Whistles)
  8. Lonely Boy
  9. Whirlwind In Delivery
  10. This City
  11. Interlude 3 (Ready To Go)
  12. In The Neighbourhood
  13. Interlude 4 (Dark Invader)
  14. Slowly Moved On
  15. Wishing Tunnels

Sul MySpace della band sono disponibili alcune tracce da ascoltare in streaming: http://www.myspace.com/settlefish


Mentre questo è il sito ufficiale: http://www.settlefish.com


Si intitola "Vida" il nuovo album col quale i sardi Tazenda, nella nuova formazione con la voce di Beppe Dettori, tornano sulle scene discografiche. Il disco contiene i cinque brani di maggior successo della passata formazione in versione originale rimasterizzata, più 7 inediti e un duetto virtuale con Andrea Parodi (ex cantante del gruppo, scomparso alla fine del 2006). Già a partire dal titolo e poi ancor di più ascoltando le varie tracce si capisce come questo nuovo lavoro sia uno splendido inno alla vita. Una musica di qualità capace di far passare dei messaggi, di trasmettere delle emozioni all'ascoltatore nonostante la lingua usata in maggior misura sia il sardo (lingua che ancora una volta mostra la sua musicalità). I primi sette brani dell'album sono tutti inediti, a partire dal primo singolo "Domo Mia", cantato insieme a Eros Ramazzotti, bellisimo e toccante omaggio ad Andrea Parodi, primo cantante del gruppo. Ma questo non è il solo brano degno di nota, ogni traccia ha un suo particolare valore, una sua particolare bellezza. Come non menzionare canzoni come "A Chent'annos", la delicata "Sa Fiza 'E Su Re", "Chelos", energica e vitale, la poetica "La Ricerca Di Te", la vivace e coinvolgente "Desperada e Laudada". Viene poi il duetto virtuale con Andrea Parodi nel tradizionale brano sardo "Non Potho Reposare", struggente ed emozionante. Infine vi sono cinuqe brani storici dei Tazenda, rimasterizzati: "Spunta La Luna Dal Monte", bellissima anche dopo anni dall'uscita, "Pitzinnos In Sa Gherra", la trascinante "Manneddu Meu" (tradizionale), "Carrasecare" e "Mamoiada". Il disco contiene anche una versione alternativa di "Domo Mia" (senza Ramazzotti), inclusa alla fine come ghost track.
Insomma questo disco è davvero meritevole di attenzioni, capace di unire tradizione e modernità. Ottima musica, molto piacevole, con in più la voce di Dettori che è di certo un valore aggiunto. Senza dubbio un disco da comprare.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Domo mia (duetto con Eros Ramazzotti)
  2. Universos
  3. A chent’annos
  4. Sa fiza ‘e su re
  5. Chelos
  6. La ricerca di te
  7. Desperada e laudada
  8. No potho reposare (duetto virtuale con Andrea Parodi)
  9. Spunta la luna dal monte (originale rimasterizzato)
  10. Pitzinnos in sa gherra (originale rimasterizzato)
  11. Manneddu meu (originale rimasterizzato)
  12. Carrasecare (originale rimasterizzato)
  13. Mamoiada (originale rimasterizzato)

Sul Deejay Store potete ascoltare i vari brani in streaming: link

Questo è il MySpace dei Tazenda: http://www.myspace.com/tazenda2006

Mentre questo è il loro sito ufficiale: http://www.tazenda.it/

A due anni dall'album "Mentre Tutto Scorre", che ha portato al successo la band salentina, i Negramaro sono tornati con un nuovo disco: "La Finestra". In tutto 14 tracce, più una ghost track, che mescolano differenti generi musicali, rock, elettronica, pop, come nello stile del gruppo. Il disco, dopo la pre-produzione in Italia, è stato completato ed ottimizzato al Plant Studios di San Francisco con la supervisione del celebre musicista e produttore Corrado Rustici. E questo intervento si sente, perché la qualità dellla musica è ottima.
Ho letto diverse recensioni di questo album e devo dire che in molti lo hanno giudicato mediocre (o anche peggio). Se si parla di gusti non discuto, ognuno ha i suoi e non c'è da obiettare su questo. Però spesso ho l'impressione che si tenda a stroncare un disco o degli artisti in toto solo perché questi vendono molto, o sono spinti da radio e tv o ancora perché fanno una musica facilmente apprezzabile da molti, con ritornelli orecchiabili e sonorità non troppo di nicchia. E' vero che alcune, o forse più che alcune, canzoni tra quelle rese famose ad un grande pubblico e passate da radio e tv musicali non sono certo capolavori. Ma non per questo si deve generalizzare. Se uno è "ospite fisso" a Festivalbar o Trl non per forza la sua musica è di scarsa qualità. C'è dell'ottima musica pop leggera, che anche se non molto elaborata nei testi e nella musica è piacevolissima da ascoltare e perciò merita. Insomma non condivido l'accostamento che spesso si fa tra musica commerciale e musica di scarsa qualità, una non implica l'altra.
Fatta questa precisazione, ritorno al mio giudizio sul disco che ritengo un buon lavoro. Non tutte le canzoni si fanno apprezzare al primo ascolto, almeno per me è stato così, ma a poco a poco piacciono sempre più. Lo stile dei Negramaro si sente, però non manca l'originalità in questo lavoro che certo non è da meno rispetto al precedente, seppur con le dovute differenze. Si inizia subito con un brano piuttosto energico e trascinante, "La distrazione", con un ritornello che si fissa facilmente in testa. La traccia seguente, "Giuliano poi sta male", è simpatica ed ironica, mentre subito dopo si passa al romanticismo con "Parlami d'amore". La canzone è accattivante e molto orecchiabile, il testo è semplice ma funziona...in fondo basta tradurre molte belle canzoni cantate in inglese per accorgersi che anch'esse non eccellono per ricercatezza dei testi. Anche poche semplici frasi possono rendere bene. Si prosegue con "Un passo indietro", lieve e delicata in un primo momento per poi prendere vigore dopo la metà, e "L'immenso", molto bella e, come la precedente, interpretata con intensità dal cantante Giuliano Sangiorgi (che è anche l'autore dei testi). Si cambia veste con "La finestra", dal sapore più elettronico rispetto alle precedenti, ma con la grinta e l'energia che caratterizzano il gruppo. Si apre con un pianoforte, invece, "Quel posto che non c'è", con l'aggiunta poi del suono di archi. Il risultato è una canzone davvero pregevole, ben interpretata ed emozionante. Una perfetta canzone d'amore. Sonorità ancora diverse per "Neanche il mare", intensa e ben riuscita anch'essa, con quegli strani suoni elettronici distorti nel finale. La successiva "E ruberò la luna" si avvale della partecipazione del Coro dell'Accademia di Santa Cecilia in un paio di interventi inseriti all'interno del ritmo incalzante del brano. Anche per "Cade la pioggia" una collaborazione importante, con Lorenzo Cherubini alias Jovanotti che realizza l'intervento rap sul finale, dopo una canzone tranquilla ma decisa. Un bel mix, a mio avviso riuscito. La successiva "Via le mani dagli occhi" unisce sonorità elettroniche, distorsioni, e rock energico, con in più un bel ritornello. Di nuovo tranquillità con la delicata "Una volta tanto (canzone per me)", che solo in un momento si lascia andare a un breve ma intenso assolo di chitarra, con la batteria a dar maggior forza, per poi acquietarsi di nuovo. Questa alternanza nelle varie tracce continua anche con le ultime canzoni del disco: "Tu ricordati di me", più vigorosa, ed "E' così", più calma e tenera. C'è anche una ghost track, molto rumorosa e con una voce distorta. L'unica canzone che proprio non mi piace.
In conclusione posso dire che "La Finestra" è un bel disco, commerciale al punto giusto e con un tocco di originalità, differente per certi aspetti dal precedente ma comunque di valore. Da ascoltare senza preconcetti. E' fatto bene, poi può piacere o meno. Sono gusti.
Ecco la lista delle canzoni dell'album:
  1. La distrazione
  2. Giuliano poi sta male
  3. Parlami d'amore
  4. Un passo indietro
  5. L'immenso
  6. La finestra
  7. Quel posto che non c'e'
  8. Neanche il mare
  9. E rubero' per te la luna
  10. Cade la pioggia (feat. Jovanotti)
  11. Via le mani dagli occhi
  12. Una volta tanto (canzone per me)
  13. Tu ricordati di me
  14. E' così

Questo è il sito ufficiale dei Negramaro, dove potete anche ascoltare delle anteprime di tutte le canzoni del disco: http://www.negramaro.it/

Questo è invece il loro MySpace, dove si possono ascoltare alcune canzoni in streaming: http://www.myspace.com/negramaromusic

E' uscito lo scorso 21 maggio il nuovo cd degli agrigentini Tinturia, noti al grande pubblico soprattutto per aver fatto la colonna sonora del film "Nati Stanchi" di Ficarra e Picone ed essere stati la loro house-band nel programma "Ma chi ce lo doveva dire?". Il disco, "Io sto qui", raccoglie undici canzoni registrate in presa diretta durante il tour "Io sto qui: la Sicilia è il mio futuro" che dall'8 al 22 ottobre 2005 ha toccato tutte le province siciliane. "Io sto qui" è il primo album live della band e rappresenta una sorta di riepilogo del lavoro fin qui svolto. Come sempre nelle loro produzioni, un aspetto importante è l'amore per la Sicilia. A partire dal titolo "Io sto qui" che rappresenta una precisa dichiarazione d'amore per la terra in cui vivono, un'esortazione rivolta ai giovani siciliani a non mollare e cercare di costruire il proprio futuro in Sicilia.
All'interno del disco si trovano alcune tracce storiche e molto amate come "Jovanotto", "La donna riccia" (la loro versione della celebre canzone di Modugno), "Occhi a pampina", "Luna". Brani allegri e brani più "tranquilli" (come la bella "Vergini Maria/nicuzza"), ma anche canzoni più "impegnate" (come "Extra", che parla dei pregiudizi nei confronti degli extracomunitari). Tutti gli argomenti, seri o meno, sono però trattati nella maniera scanzonata che contraddistingue i Tinturia, con quel tocco di allegria che non guasta affatto, anzi migliora il risultato. Inoltre il brano conclusivo, "92100", vede la partecipazione di Max Gazzé che canta insieme a Lello Analfino, leader della band, questa meravigliosa canzone sulla "sicilianità", sul modo di essere e di vivere dei siciliani (92100 è il CAP di Agrigento ma la canzone si può adattare a tutti i siciliani).
Questo è un album davvero ben fatto, consigliato sia ai tanti ammiratori dei Tinturia sia a quelli che ancora non li conoscono. Si sente proprio tutta l'energia che contraddistingue le esibizioni live della band siciliana, con la loro musica che si appoggia sul folk siciliano ma a questo mescola sapientemente e con ottimi risultati rock, ska, funk, reggae. Da comprare.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. L'ambulante
  2. La donna riccia
  3. Jovanotto
  4. A.A.A.
  5. Libera la mente
  6. Luna
  7. Occhi a pampina
  8. Mi sento lento
  9. Vergini Maria/nicuzza
  10. Extra
  11. 92100

Sul MySpace della band potete ascoltare qualche canzone in streaming: www.myspace.com/tinturia2007

Mentre questo è il loro sito ufficiale: http://www.tinturia.it/

E' uscito il 25 maggio il primo album (omonimo) dei The Second Grace, gruppo palermitano che vi avevo segnalato un paio di mesi fa. La loro musica è da molti definita come "nu acoustic", filone artistico che negli ultimi anni ha visto molti musicisti riscoprire la purezza del suono acustico. Tra questi ricordiamo Ben Harper, Jack Johnson e Kings of Convenience. Grandi nomi al confronto dei quali i The Second Grace non sfigurano di certo. Questo album di debutto è pieno di belle canzoni e la qualità è alta. Una musica dal sapore folk e acustico, con atmosfere intimiste e sognanti che fanno sentire ancor più vicine all'ascoltatore le varie canzoni. Le melodie sono solari, semplici e fluide e ascoltarle è un vero piacere. Non stancano e non annoiano, anzi ad ogni ascolto si possono scoprire nuovi particolari magari sfuggiti in precedenza. Le influenze musicali della band sono molte e così anche le fonti di ispirazione, creando uno stile particolare e inconfondibile. Un'armonia sonora che riflette l'atmosfera speciale e misteriosa della città di provenienza della band, Palermo, che in secoli di storia e dominazioni ha sempre trasformato le contaminazioni in forme inimitabili. Ma non ci si ferma qui, perché la musica dei The Second Grace rimanda anche a luoghi più o meno lontani, non solo per la lingua usata, l'inglese, ma anche e soprattutto per le sonorità, l'atmosfera creata.
Scegliere delle canzoni tra le 14 dell'album non è cosa semplice, perché ognuna ha qualcosa di speciale, ha un suo valore. Si parte con "Antananarive", il primo singolo estratto, canzone gioiosa, elegante (come del resto tutto l'album), che infonde serenità, in cui si nota subito la bella voce di Fabrizio Cammarata (autore di tutti i brani). Si continua con "Rainbow As My Hat", che si muove sulla scia del brano precedente risultandone un naturale seguito. Poi c'è la meravigliosa "Like A Juliet", dedicata naturalmente ad una ragazza, ad una donna, al rapporto, ormai al tramonto, tra questa "Giulietta" e il "Romeo" che canta. Quasi una sorta di sfogo. Bellissima.
La traccia seguente è "Away From The Lions", in cui a tratti sembra di trovare qualcosa che ricordi Ben Harper, soprattutto nella voce di Cammarata. Poi c'è la bella "Nobody Knows", con la sua venatura quasi malinconica che si sente anche in "I'm Gonna Miss You", sebbene i due brani siano differenti uno dall'altro anche nel ritmo. Calma e rilassata la canzone seguente, "Cashmere Sofa", direi anche avvolgente, calda. "I'm A Newborn Child" regala una dolce serenità, ed è difficile non battere il ritmo col piede. Più pacata "Sapphire", dolce e con una vena malinconica. Ma con "Papageno" il ritmo cambia di nuovo, rifacendosi allegro, con percussioni coninvolgenti. Si continua sullo stesso tono anche con la seguente "Little Boy Sayin'" e la sua atmosfera quasi esotica. Difficile stare fermi. Si rallenta di nuovo con "Want You No More" e i suoi suoni così sapientemente mescolati. Tranquilla anche "The Sand In My Eyes", che però nell'ultima parte assume un tono più forte e deciso. E per finire "Your Key", e il suo crescendo di suoni sempre mescolati a regola d'arte, degna conclusione di un album bello come questo.
Insomma questo è davvero un ottimo album, del cui acquisto non ci si può pentire sicuramente. Una band italianissima (e lo dico con orgoglio che sono siciliani come me) e un album che non ha nulla da invidiare alle proposte musicali di qualità che arrivano da Inghilterra e Stati Uniti d'America.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Antananarive
  2. Rainbow As My Hat
  3. Like A Juliet
  4. Away From The Lions
  5. Nobody Knows
  6. I’m Gonna Miss You
  7. Cashmere Sofa
  8. I Am A Newborn Child
  9. Sapphire
  10. Papageno
  11. Little Boy Sayin’
  12. Want You No More
  13. The Sand In My Eyes
  14. Your Key

Questo è il MySPace dei The Second Grace dove si possono ascoltare alcune loro canzoni in streaming: http://www.myspace.com/thesecondgrace

Mentre questo è il loro sito ufficiale nel quale sono disponibili anche i testi dei brani dell'album: http://www.thesecondgrace.com

Sono tornati, i Perturbazione. Evviva! Aggiugerei. Il 13 aprile è infatti uscito il loro nuovo disco, il quarto album completo: "Pianissimo fortissimo". Il primo a uscire per una multinazionale, la Capitol/Emi Music. Grandi cambiamenti nel loro stile? Non direi. I Perturbazione sono ancora quelli, hanno registrato l'album nel solito studio, il Garage Ermetico (a Leumann, Torino). Ma si sono avvalsi della collaborazione di persone con una lunga esperienza anche fuori dall'Italia. Hanno deciso di farsi seguire da Maurice Andiloro (che come fonico ha lavorato con Celentano, Verdena, Baustelle, Pecksniff). Manuel Agnelli (degli Afterhours) ha prestato la voce per "Nel mio scrigno". Il quartetto d’archi di Davide Rossi (torinese che suona nei Goldfrapp e sta registrando i dischi di Coldplay e Siouxsie & The Banshees) ha realizzato due quartetti in "Casa mia" e "Brautigan".
Come suggerisce anche il titolo del disco, in esso troviamo sentimenti contrastanti. Da un lato infatti si percepisce un velo di malinconia, ma a questo fa da contrappunto un'atmosfera di semplicità, di felicità. Gli stessi Perturbazione scrivono che queste canzoni parlano "dell’avere un posto nel mondo bello o brutto che sia, dei desideri, di sapere di poter fare qualcosa per esaudirli o cambiare le cose, e dalla ricaduta spesso conseguente quando si scopre che cambiare le cose è più difficile di quanto sembri". Questo vogliono raccontare. E ci riescono benissimo. I testi non sono mai banali, e la musica è di ottima qualità, con arrangiamenti curati in ogni dettaglio. E tutti e due, testi e musica, sono perfettamente armonizzati tra loro. Col risultato che le canzoni "entrano" facilmente. L'ascoltatore sente subito affinità emotiva con esse. Le sente sue, facenti parte di sé.
L'ascolto del disco porta serenità, un sorriso può comparire sul volto rilassato. Questa è la sensazione che mi regalano. Un esempio è dato da quel gioello che è "Leggere Parole", capace di donare una sensazione di felicità come quella che l'amore sa darti. Ma tutti i brani sono degni di nota. Tanto per citarne qualcuno: "Battiti per un minuto", il pimo singolo estratto, "Casa mia", quasi una nenia, o "Giugno, dov'eri?", canzone conclusiva dell'album, un brano acustico con la particolare voce di Tommaso Cerasuolo accompagnata dal pianoforte e una parte strumentale finale, una degna conclusione per un album così bello.
Insomma un disco leggero, delicato, incredibilmente bello, dalle melodie dolci e armonie perfette. Uno dei migliori dischi in circolazione in questo periodo. Potrebbe essere anche un ottimo regalo per una persona speciale.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Un anno in più
  2. Nel mio scrigno
  3. Leggere parole
  4. Battiti per minuto
  5. Qualcuno si dimentica
  6. Casa mia
  7. On/Off
  8. Brautigan (Giorni che finiscono)
  9. Controfigurine
  10. Giugno, dov’eri?

A questo indirizzo potete ascoltare delle anteprime dei brani dell'album: link
Questo è invece il loro MySpace, dove si possono ascoltare alcuni brani in streaming: www.myspace.com/perturbazione
Infine questo è il loro sito ufficiale: http://www.perturbazione.com/

Voglio segnalarvi un gruppo molto interessante nella scena musicale italiana: i The Second Grace. Per l'esattezza sono palermitani e nascono dall'esperienza cantautorale di Fabrizio Cammarata, che ha scritto e canta tutte le canzoni (in inglese) del loro primo album, in uscita a breve. Jeff Buckley, Turin Brakes, Calexico, Nick Drake e Devendra Banhart sono alcuni degli artisti che i The Second Grace sentono affini musicalmente. Il loro stile musicale deriva da un'ampia gamma di influenze e ispirazione senza limiti. Il loro singolo "Antananarive" è stato scelto come colonna sonora dello spot "Tortellini FINI", in onda da metà marzo. Fabrizio Cammarata è presente nello spot come interprete del brano.
Sul loro MySpace si possono ascoltare alcune canzoni del disco tra le quali la stessa "Antananarive". Se le premesse sono queste probabilmente "The Second Grace" sarà davvero un bell'album.
Ecco il link al MySpace del gruppo: http://www.myspace.com/thesecondgrace
29 settembre 2006. Questa la data di pubblicazione del nuovo album (il secondo) dei Modà, band italiana composta da: Francesco "Kekko" Silvestre (Voce), Matteo "Tino" Alberti (Chitarra Ritmica), Diego Arrigoni (Chitarra Solista), Stefano Forcella (Basso elettrico), Manuel Signoretto (Batteria). Il disco viene anticipato dall'uscita nel giugno 2006 del singolo "Quello che non ti ho detto (Scusami)", del quale viene anche realizzato un videoclip, girato in una villa veronese. Il brano ottiene un ampio risalto e viene trasmesso moltissimo sia dalle radio che dalle Tv che si occupano di musica.
Un cd intenso e spettacolare, pieno di belle canzoni, con una melodia tale da rendere ogni brano un potenziale singolo. L'amore fa da sfondo, e ascoltando le varie tracce questo amore ti pervade: un album che fa venire voglia di innamorarsi o, per chi già lo è, di andare dalla propria donna e dirle "ti amo", così, senza altre parole. Un mix tra bella musica e bei testi che ti fa appassionare subito, già dal primo ascolto. Poesia e pop-rock fusi insieme e il tutto made in Italy. Da comprare.

I brani dell'album:
  1. Quello che non ti ho detto ( Scusami ) - 4'01"
  2. Ti sento parte di me - 3'51"
  3. Regina delle stelle - 3'57"
  4. Grazie Gente - 3'35"
  5. Non dire di no - 3'45"
  6. Mia - 4'12"
  7. Sogno Misfatto - 3'49"
  8. Oltre un semplice sguardo - 4'07"
  9. Semplice - 3'58"
  10. Spirito libero - 6'19"
  11. Malinconico a metà - 3'16"
  12. Inverno a primavera - 3'35"
  13. Addormentati con me - 4'08"
  14. Sensazione ( Ghost Track ) - 3'10

Segnalo anche alcuni link interessanti:

http://www.rockmoda.com (sito ufficiale della band, dove potete leggerne anche la biografia)

testimania (qui trovate i testi delle canzoni dell'album)

 
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