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Voglio parlarvi di un album non proprio recente, del 2006, ma che ritengo sia meritevole di attenzione. Il disco in questione è "So Much More", secondo album del cantautore folk californiano Brett Dennen (classe 1979). Un giovanottone dai capelli rossi dotato di uno straordinario talento, tanto da essere stato paragonato ad artisti di grosso calibro come Bob Dylan, Tracy Chapman, Jack Johnson e James Taylor. Certo ancora è forse presto per azzardare paragoni del genere, ma le premesse ci sono tutte. Al pari dei grandi artisti appena citati, Brett Dennen con la sua musica riesce ad emozionare nel profondo, ma sempre con dolcezza, garbatamente. E' come se le sue canzoni facessero parte di noi, parlassero della nostra vita, dei nostri sogni, e così ci fanno pensare, sorridere, ricordare, ci cullano delicatamente. Questo secondo disco è un lavoro di una bellezza sorprendente, da amore a primo ascolto (almeno per me è stato così). Gli ingredienti usati sono diversi e tutti di prima qualità. Innanzitutto la voce splendida di Brett, delicata, espressiva, carezzevole, vagamente femminea. Poi quel suo modo di suonare la chitarra, che è una parte molto importante delle canzoni, non invasiva ma efficace e perfettamente integrata nell'insieme. Arpeggi, fingerpicking, accompagnamenti, tutto è dosato con maestria. A questo aggiungiamo dei testi genuini, che parlano di vita, di sogni, di politica e di ciò che va male nel mondo, e poi delle melodie che colpiscono, coinvolgono, facendo subito presa. Brett è un musicista folk, ma a questo somma elementi pop, rock e ritmi caraibici. Il risultato, come ho detto, è eccezionale. Non a caso John Mayer lo ha voluto come spalla in numerosi suoi concerti e le sue canzoni sono state scelte per diverse serie televisive, tra le quali "Grey's Anatomy" e "Scrubs".
Il disco parte subito alla grande con "Ain't No Reason", emozionante, ottimista nonostante le amare riflessioni. Nella seguente "There Is So Much More", primo singolo estratto, viene fuori il folk. Un brano lento, a tratti sognante, che subito fa star bene e dona serenità. "Darlin' Do Not Fear" è un altro gioiello, una traccia edificante, con un bel ritmo giocoso ed allegro. "Because You Are A Woman" è invece una ballata lenta con tutta un'altra atmosfera. Una canzone intima, profonda e piena di amore. Sentimento, quest'ultimo, che ritroviamo anche nella seguente "She's Mine" e poi in una di quelle che io amo di più: "The One Who Loves You The Most". Non so esattamente perché ma ne vado pazzo, è orecchiabile, movimentata ed anche il sentimento non manca, come si capisce già dal titolo. “I Asked When” è, invece, una canzone di protesta seguita subito dopo dall'allegra "When You Feel It", una fresca ventata di buonumore. La penultima traccia, "So Long Sweet Misery", è pregna di sentimento, mentre la conclusione del disco è affidata a "Someday", un brano ottimista e carico di speranza, con un andamento trascinante.
Insomma un lavoro encomiabile, che fa bene all'anima e conquista con naturalezza, come una bella ragazza che non ha bisogno di trucchi per fare innamorare di sé. Brett Dennen ha stoffa e si vede; ha qualcosa di speciale e se continuerà così farà sicuramente strada. Intanto, nell'attesa del prossimo disco, ci godiamo questo splendido "So Much More".
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Ain't No Reason
  2. There Is So Much More
  3. Darlin' Do Not Fear
  4. Because You Are A Woman
  5. She's Mine
  6. The One Who Loves You The Most
  7. I Asked When
  8. When You Feel It
  9. So Long Sweet Misery
  10. Someday
Potete ascoltare delle brevi anteprime delle varie tracce qui.

Sul MySpace del cantante sono disponibili alcune canzoni da ascoltare in streaming: www.myspace.com/brettdennen

Mentre questo è il suo sito ufficiale: www.brettdennen.net

Componente e cofondatore dei Sétima Legião, prima, e dei Madredeus, dopo, Rodrigo Leão è uno dei più importanti compositori portoghesi contemporanei. Nel 1993, con l'incisione dell'album "Ave Mundi Luminar", iniziò la sua carriera solista che dura ancora oggi e che ha portato alla realizzazione di diversi lavori tutti di eccellente qualità, nei quali Leão ha esplorato differenti atmosfere e sonorità. E così nei vari suoi album è possibile trovare musica classica rivista in chiave postmoderna con piano e synths, suoni acustici e sinfonici che alternano la musica contemporanea alle atmosfere brasiliane della bossanova, il fado, il folclore ispanico, la saudade portoghese. Una splendida commistione tra world music, elettronica ed elementi classici e sinfonici. Inoltre Leão vanta collaborazioni con artisti di grosso calibro come Teresa Salgueiro dei Madredeus, Ryuichi Sakamoto, Adriana Calcanhotto, Beth Gibbons dei Portishead, Rosa Passos, tanto per citarne alcuni.
L'album "O Mundo (1993 - 2006)", che qui voglio consigliarvi, è il primo lavoro retrospettivo di Leão. In due cd raccoglie molti dei brani più belli e famosi del musicista, alcuni rimasterizzati con nuovi arrangiamenti, e in più cinque nuove tracce che troviamo proprio all'inizio. La prima è "Rua da Atalaia", un pezzo strumentale che trasmette serenità e brio. In “Voltar” si rallenta, l'atmosfera cambia ed interviene la voce calda ed espressiva di Ana Vieira per passare poi alla breve e velata di tristezza “À espera de Sofia”, di nuovo strumentale. “Solitude”, cantata in francese, è elegante e notturna, mentre "Noche" è struggente e malinconica, con una bella chitarra in evidenza. A questo punto, con la magnifica "Tardes de Bolonha", rivisitazione di un brano dei Madredeus, cominciano i "vecchi" brani, sempre meravigliosi anche a distanza di anni. Tra questi pezzi come “Pasión", la delicata "Rosa", con la voce di Rosa Passos, l'eterea "A Casa", "Lonely Carousel", cantata da Beth Gibbons dei Portishead. E ancora l'atmosfera francese dell'allegra e sensuale "La Fête", cantata da Helena Noguerra, pezzi in latino come le solenni e suggestive "Carpe Diem" e "Ave Mundi", fantastici pezzi strumentali come le emozionanti "Amatorius", "Alma Mater" e "Final", da brividi. E come non restare coinvolti sentendo brani come "Imortal", "Ruìnas" o "A Tragédia"? Impossibile. Ma c'è dell'altro, perché ogni singola canzone è un piccolo capolavoro, una gemma preziosa. "O Mundo (1993-2006)" è un album evocativo, emozionante, intenso, coinvolgente. Una vera meraviglia. E' uscito nel 2006, ma è uno di quei dischi senza tempo. Se non lo conoscete vi consiglio di procurarvelo: non ve ne pentirete.
Ecco la lista dei brani dell'album:

CD 1
  1. Rua De Atalaia
  2. Voltar
  3. A Espera De Sofia
  4. Solitude
  5. Noche
  6. Tardes De Bolonha
  7. Pasion
  8. A Cidade Queimada
  9. Rosa
  10. A Janela
  11. A Casa
  12. Memorias
  13. Lonely Carousel
  14. La Fete

CD 2

  1. Carpe Diem
  2. Amatorius
  3. Alma Mater
  4. Ave Mundi
  5. A Espera
  6. Final
  7. Imortal
  8. O Exercicio
  9. Ruinas
  10. Ascensao
  11. A Tragedia
  12. Vita Brevis
  13. O Novo Mundo

Al seguente indirizzo potete ascoltare le anteprime di tutte le tracce dell'album: http://www.desorgan.com/clientzone/sonybmg/rodrigo_leao/main.html (fate click su "audio" a sinistra dello schermo)


Mentre sul MySpace dell'artista sono disponibili alcune canzoni da ascoltare in streaming: http://www.myspace.com/rodrigoleo


Questo è invece il suo sito ufficiale: http://www.rodrigoleao.pt/


Con il termine forró si indica un tipo di ballo popolare del nordest del Brasile, nonché il tipo di musica che l'accompagna. Nato nel nordest oltre mezzo secolo fa, il forró è divenuto negli ultimi anni un genere molto popolare, non solo nella zona d'origine ma anche nelle città del sud del Brasile e ultimamente anche all'estero. Il forró tradizionale, chiamato forró pé-de-serra, fu creato da Luíz Gonzaga che trasformò il baião (progenitore del forró) in un ritmo più sofisticato. Questo forró prevede come base strumentale canonica i tre strumenti: accordion (una sorta di fisarmonica), zabumba (un tamburo) e triangolo. Da questo sono poi derivati i tanti sottogeneri del forró oggi esistenti.
Gli Estakazero sono un gruppo (fondato nel 2001 e guidato dal cantante e musicista Léo Macêdo) che suona proprio il forró pé-de-serra. Un ritmo che unisce emozione, divertimento e romanticismo e mescola la modernità con la tradizione della cultura del nordest del Brasile. Dopo due cd ed innumerevoli esibizioni, nel 2006 gli Estakazero hanno deciso di realizzare il loro primo dvd, "Ao vivo", del quale esiste anche la versione cd con il solo audio. Il cd/dvd è stato registrato durante una grande festa tenutasi il 25 marzo 2006 e contiene le versioni dal vivo di 18 canzoni della band: brani dei primi due cd e in più sei inediti. Vi sono ad esempio successi come le bellissime "Encosta N'eu", "Inovação", "Sapatilha 37", "Janaína" (solo nel dvd), "Botando o Pé na Estrada", "Algo Especial", "Vou Lembrar", "De Frente Pro Mar" e "Lua Minha". In tutto circa 55 minuti di ritmo coinvolgente e gioia di vivere. Tutte canzoni fresche e trascinanti, in grado di donare il buonumore. Un album molto adatto a questa stagione.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Botando o Pé na Estrada
  2. Encosta N'Eu
  3. Sapatilha 37
  4. Inovação
  5. De frente pro Mar
  6. Lua Minha
  7. Verão Mar (exclusiva DVD)
  8. Feed Back
  9. Vim Vim (exclusiva DVD)
  10. Sempre Foi Assim
  11. Volte Logo
  12. Algo Especial
  13. Aldeia
  14. Janaína (exclusiva DVD)
  15. Tô Sozinho
  16. Hino Malino
  17. Vou Lembrar
  18. Botando o Pé na Estrada

Sul sito ufficiale degli Estakazero (in portoghese ma ci si orienta facilmente) potete ascoltare delle anteprime di tutte le canzoni (nella sezione Discografia): http://www.estakazero.com.br/


Per saperne di più sul forró potete visitare questi due indirizzi:

http://musibrasil.net/articolo.php?id=1845

http://en.wikipedia.org/wiki/Forr%C3%B3

I Tryad (o try ^ d, tryΔd) sono un gruppo musicale formato da persone provenienti da diverse zone degli USA ma anche dal Giappone. La caratteristica particolare del gruppo è che i componenti non si sono mai incontrati tutti insieme in un posto, essi creano e condividono la loro musica interagendo attraverso internet. I Tryad (formatisi all'inizio del 2005) sono stati tra i primi gruppi musicali a pubblicare tutti i loro lavori su licenza Creative Commons. "Listen" è il loro secondo album, pubblicato alla fine del 2006, e uno dei primi pensieri che vengono alla mente ascoltandolo è: "Ma come fanno delle persone sparse per il mondo (in 20 hanno contribuito) a creare canzoni così belle senza incontrarsi?". Già, perché questo è proprio un ottimo disco, realizzato molto bene. Considerando anche il fatto che non hanno un'etichetta alle spalle.
La definizione che i Tryad danno della loro musica è industrial classical pop e credo si possa adattare bene. E' una musica elettronica con richiami frequenti al piano classico ma anche al trip-hop, molto intensa anche se contemporaneamente tranquilla e quasi rilassante, con momenti energici e pieni di carica. I pezzi includono anche del cantato ad eccezione di due, "Waltz into the Moonlight" e "Far and Away". E' una musica coinvolgente che trasporta attraverso atmosfere differenti. Da menzionare "Breathe", bellissima canzone, suggestiva, che si sviluppa in un crescendo graduale per poi tornare di nuovo alla quiete. Ma anche "Alone", che a dispetto del titolo trasmette vitalità, o "Listen", con il piano in evidenza e un'atmosfera quasi fatata, emozionante. O ancora "You Are God", potente e dal ritmo deciso come la successiva "Lovely", aperta e positiva. Beh, che dire della stupenda "Beauty"...un altro gioiello. Posso continuare così nominando tutti i brani, perché il disco vale. C'è l'imbarazzo della scelta, le belle canzoni abbondano. Consiglio di scaricarlo ed ascoltarselo per bene, ad ogni ascolto piace di più.
L'intero album può essere ascoltato su questa pagina, utilizzando il lettore che trovate qui sotto:



Seguendo il link sotto potete anche scaricare gratuitamente e legalmente l'album (per scopi non commerciali, su licenza Creative Commons) e, se volete, supportare l'artista con una donazione:
http://www.jamendo.com/it/album/3661/

Vi segnalo anche il sito ufficiale dei Tryad: http://tryad.org
E il loro MySpace: http://myspace.com/tryad
Oggi voglio parlarvi della colonna sonora di un film che ho visto la scorsa settimana, sebbene sia uscito nelle sale italiane alla fine di settembre 2006. Il film in questione è "Little Miss Sunshine". Non sto qui a raccontarne la trama o farne la recensione, ma dico solo che l'ho trovato bellissimo...uno dei migliori film che abbia visto ultimamente, se non addirittura uno dei migliori che abbia mai visto.
La colonna sonora non è certamente da meno. In essa troviamo 14 brani di vari artisti. Molti di essi sono stati realizzati dal compositore Mychael Danna al quale si è affiancata la band DeVotchKa, di Denver, che ha eseguito i brani di Danna più alcune delle proprie canzoni. A queste sono da aggiungere i due brani di Sufjan Stevens, e quelli di Tony Tisdale e Rick James.
Innanzitutto c'è da dire che nonostante le tracce siano di vari artisti il disco è molto uniforme all'ascolto. Si badi, non è affatto monotono ma anzi segue perfettamente il tono del film, oltre ad essere bene armonizzato al suo interno.
L'album si apre egregiamente con "The Winner Is", un brillante brano esclusivamente strumentale, in cui si mescolano una vena dolce, serena, con un'altra malinconica per un risultato dolce e (leggermente) amaro al tempo stesso. Seguono i due brani dei DeVotchka "Till the End of Time" e "You Love Me", entrambe molto dolci e romantiche, davvero belle. "First Push" è invece un breve brano strumentale che sembra un anomalo flamenco. E' la volta di "No Man's Land" di Sufjan Stevens, canzone felice e spensierata alla quale seguono "Let's Go" e "No One Gets Left Behind", entrambe strumentali, che presentano un tono più malinconico. Soprattutto la prima in certi momenti raggiunge una certa tristezza che va attenuandosi pian piano, trasformandosi in malinconia alla fine di questa canzone e nella successiva per poi culminare nella bella "Chicago", di Sufjan Stevens, in cui si riaffaccia la gioia, la felicità. Una sequenza perfetta. Un altro gioiello è "We're Gonna Make It", di Danna e DeVotchKa, divertente escalation strumentale dal ritmo trascinante. Bellissima anche la breve "Do You Think There's a Heaven", con un tono di serenità lievemente malinconica. Le successive "Catwalkin'" e "Superfreak" di Tony Tisdale e Rick James suonano differentemente dal resto del disco, altro umore, altro ritmo, altro stile, ma sono molto divertenti e si adattano alle scene per le quali sono state utilizzate. Insomma una parentesi che non guasta. Si conclude con la latineggiante "La Llorona" (musica di Luís Martz, arrangiata dai DeVotchka) e la meravigliosa "How It Ends" dei DeVotchka, che riprende l'iniziale "The Winner Is", la rielabora e riarrangia aggiungendo anche il cantato. Stupenda conclusione di un lavoro come questo.
Insomma questo disco è proprio bello, segue perfettamente gli alti e bassi del film adattandosi ad esso come un abito su misura fatto da un sarto. Regala le stesse senzazioni della pellicola, compreso il sorriso sulle labbra e la serenità che avevo durante e alla fine. Ma il lavoro risulta molto piacevole anche per chi non ha visto il film, semplicemente come raccolta di bella musica. Ottimo.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. The Winner Is - Mychael Danna and DeVotchKa
  2. Till the End of Time - DeVotchKa
  3. You Love Me (Remix) - DeVotchKa
  4. First Push - Mychael Danna and DeVotchKa
  5. No Man's Land - Sufjan Stevens
  6. Let's Go - Mychael Danna and DeVotchKa
  7. No One Gets Left Behind - Mychael Danna and DeVotchKa
  8. Chicago - Sufjan Stevens
  9. We're Gonna Make It - Mychael Danna and DeVotchKa
  10. Do You Think There's a Heaven - Mychael Danna and DeVotchKa
  11. Catwalkin' - Tony Tisdale
  12. Superfreak (Rocca Sound Remix) - Rick James
  13. La Llorona - Music by Luís Martz, Arranged by DeVotchka
  14. How It Ends - DeVotchka

Al seguente indirizzo potete ascoltare le anteprime della varie tracce del disco: http://www.amazon.com/Little-Miss-Sunshine-DeVotchKa/dp/B000FZESMQ

Mentre sul MySpace della soundtrack potete ascoltare alcuni brani in streaming: http://myspace.com/littlemisssunshinesoundtrack

"Zombies! Aliens! Vampires! Dinosaurs!" è il primo album della band californiana Hellogoodbye, venuto dopo l'uscita di un primo EP e di un DVD. Il disco non è recentissimo, è uscito infatti negli Stati Uniti ad agosto 2006 ma solo lo scorso maggio in UK (con l'aggiunta di tre bonus track).
Il disco è essenzialmente power-pop, con un massiccio uso di synth ma anche vocoder e tastiera, con variazioni sul tema e cambiamenti di registro musicale che contribuiscono a rendere ancor più piacevole l'album. Le canzoni sono tutte belle e orecchiabili, ma alcune meritano di essere menzionate. A partire dalla seconda traccia, "Here (In Your Arms)", una stupenda canzone dal ritmo contagioso e con un tocco di romanticismo che non guasta. Potrebbe benissimo far parte della colonna sonora di qualche commedia americana sui teenager (come molti altri brani dell'album). Nella traccia seguente, "All Time Lows", si sentono la carica e l'energia che caratterizzano l'album. A tratti sembra arrivare un momento più tranquillo ma subito la batteria torna a martellare e la velocità aumenta. Qualche brano più avanti arriva il cambiamento di rotta con un paio di canzoni che rallentano e fanno prender fiato. La prima ("Oh, It Is Love") è pacata, dolce, senza il ritmo festaiolo e martellante delle precedenti canzoni ma sempre con una vena allegra a percorrere l'intero svolgimento. Qui al posto del sintetizzatore c'è un semplice mandolino (o ukulele che sia), ma negli ultimi secondi spunta fuori la batteria e il ritmo si fa più spinto. La seconda è "Baby It's Fact", anch'essa molto bella. A tratti sembra avere una vena lontanamente malinconica (giusto un pizzico) ma è comunque gioiosa e divertente. Subito dopo si ritorna a scatenarsi con "Figure A And B (Means You And Me)", coinvolgente ed orecchiabile. "I Saw It On Your Keyboard", traccia seguente, riprende il motivo dell'"inno alla gioia" di Beethoven a cui si accompagnano delle scatenate tastiere dal suono anni '80 e la consueta energica batteria. Il penultimo brano, "Touchdown Turnaround (Don’t Give Up On Me)", è molto divertente e sembra quasi una filastrocca. Infine il disco si conclude con "Two Weeks In Hawaii", emozionale, a tratti graffiante, e per certi versi diversa dalle altre canzoni pur mantenedo l'impronta degli Hellogoodbye.
Insomma il disco è ottimo. Energico, divertente, allegro. Parla molto d'amore ma con ironia, senza prendersi troppo sul serio, divertendosi. Un mix di pop, rock e forse qualcos'altro tutto da gustare.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. All Of Your Love
  2. Here (In Your Arms)
  3. All Time Lows
  4. Stuck To You
  5. Homewrecker
  6. Oh, It Is Love
  7. Baby, It’s Fact
  8. Figures A And B (Means You And Me)
  9. I Saw It On Your Keyboard
  10. Touchdown Turnaround (Don’t Give Up On Me)
  11. Two Weeks In Hawaii

Al seguente link potete ascoltare delle anteprime di tutti i brani: link.

Se volete sentire la versione con le bonus track potete trovarla a questo indirizzo: link.

Sul MySpace degli Hellogoodbye si possono ascoltare alcune canzoni in streming: http://www.myspace.com/hellogoodbye

Mentre questi sono i siti ufficiali della band (uno americano e l'altro inglese): http://www.hellogoodbye.net/

http://www.hellogoodbyeuk.com/ (dove si possono trovare anche i testi)

Oggi voglio consigliare un album uscito nell'aprile del 2006, perciò non proprio recentissimo. Si tratta di "Max Power", ultimo album degli Scuola Furano: duo composto dal dj/produttore Borut Viola e dal singer/co-produttore Marco “Lil Booso” Busolini. I due provengono da Gorizia e hanno stile da vendere. Reduci da un infanzia passata ad ascoltare rap e hip-hop per poi venire folgorati dalle nuove scene elettroniche dance-oriented, hanno deciso di portare avanti un progetto ispirato alle sonorità della New York dei primi anni 80, dove Disco, Rap Old School, Electro e Punk non si vergognavano di andare a braccetto.
In questo nuovo lavoro troviamo quattro canzoni, per un totale di poco più di 22 minuti. Un salutare meltin pot di innocente party music e stupido funk. Quattro canzoni facilemte ballabili, con un tocco di kitch che non guasta e un suono che in certi momenti ricorda i Daft Punk, ma non solo. Insomma un ottimo lavoro, pubblicato dall'etichetta italiana Riotmaker.
Ecco la lista dei brani dell'album:

  1. G-funk 3000
  2. Beverly
  3. 6th of juno
  4. Leemo-nade

Qui il link al loro sito ufficiale: http://www.scuolafurano.com
Mentre questo è il loro MySpace, dove potete ascoltare in streaming alcune loro canzoni: http://www.myspace.com/scuolafurano

Non è un album nuovissimo, "Youth" di Matisyahu, uscito all'inizio del 2006, ma voglio consigliarlo a tutti coloro che non conoscano questo cantante o che si siano limitati al solo ascolto dei singoli ("King without a crown" e "Youth") passati finora da radio e tv italiane.
Matisyahu è il nuovo interprete dell'ortodossia ebraica a ritmo di reggae e hip hop. Il suo genere è definito "hasidic reggae" e lega le sonorità giamaicane, il dub e l'hip hop agli inni ebraici nello stile del rabbino americano Shlomo Carlebach.
Matthew Miller, questo il suo vero nome (Matisyahu è la traduzione ebrea di Matthew), ha il look degli ebrei ortodossi (cappello nero a falde larghe, barba lunga e vestito nero) e in particolare del gruppo hassidico Chabad-Lubavitch il cui ultimo rebbe Menachem Mendel Schneerson sosteneva la necessità di usare i moderni mezzi di comunicazione per diffondere il messaggio di fede. E' nato in Pennsylvania in una normale famiglia d'ebrei progressisti e laici, detestava la scuola ebraica e, da ragazzo, come dice lui stesso: «Ero un hippy, uno sballato. Mi drogavo e andavo male a scuola. La mia unica consolazione era la musica». Ma poi arrivò la svolta e, più tardi, la conversione vera e propria, nel 2001.
Questo è il suo secondo album, quello della svolta, che lo ha portato al successo.
"Youth" è un disco stupefacente, uno dei dischi più interessanti del 2006. E' composto da 13 tracce tutte molto belle che parlano di unità, pace e fratellanza. Già dalla prima canzone si viene coinvolti nel ritmo avvolgente del disco. Canzoni che trasmettono forza ma anche emozioni. Da ascoltare. E' davvero bello.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Fire Of Heaven / Altar Of Earth
  2. Youth
  3. Time Of Your Song
  4. Dispatch The Troops
  5. Indestructible
  6. What I'm Fighting For
  7. Jerusalem
  8. WP
  9. Shalom/Saalam
  10. Late Night in Zion
  11. Unique Is My Dove
  12. Ancient Lullaby
  13. King Without A Crown
Al link seguente potete ascoltare degli assaggi dei vari brani: link
Qui trovate il link al sito ufficiale di Matisyahu: http://www.matismusic.com/
Mentre questo è il suo MySpace: www.myspace.com/matisyahu
Non posso esimermi dal consigliare l'ultimo esercizio di classe di Regina Spektor, "Begin to Hope", il quarto album della cantautrice russa. Vi ho già fatto vedere un video qualche post fa, ma tutto l'album merita attenzione.
Nata in Russia nel 1980 ma stabilitasi presto con i genitori a New York, la Spektor ha conquistato l’attenzione internazionale con il suo album "Soviet Kitsch", del 2004. Le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo con la successiva compilation "Mary Ann Meets the Gravediggers and Other Short Stories" (Transgressive, 2005), che ha beneficiato di una distribuzione internazionale. Nel 2006 è tornata con un nuovo lavoro.
A caratterizzare il nuovo album che la Spektor pubblica per la Sire Records è la propensione verso melodie e atmosfere pop, come è affermato fin dall’apertura del disco con il brano e singolo "Fidelity". Atmosfere simili identificano anche la successiva e più cantabile "Better", così come l’altro singolo tratto fino ad ora da questo disco dal titolo "On the Radio". Non mancano comunque i momenti intimi, in brani come "Field Below" o "Après Moi".
Rispetto ai dischi precedenti, caratterizzti dalla presenza quasi unica del pianoforte come accompagnamento e da arrangiamenti scarni, qui abbiamo una maggiore varietà di suoni. L'album è un punto di incontro tra folk, jazz, soft-rock, senza però dimenticare il pianoforte, che soprattutto in alcune canzoni è rilevante.
Insomma un ottimo lavoro. Una volta che lo ascolterete una prima volta ve ne innamorerete.
Ecco la lista dei brani dell'album:
  1. Fidelity
  2. Better
  3. Samson
  4. On The Radio
  5. Field Below
  6. Hotel Song
  7. Apres Moi
  8. 20 Years Of Snow
  9. That Time
  10. Edit
  11. Lady
  12. Summer In The City

E qui i link al sito ufficiale di Regina Spektor e al suo MySpace, dove potete anche ascoltare alcune canzoni:
www.reginaspektor.com/
www.myspace.com/reginaspektor

Oggi voglio consigliare un disco di musica elettronica, esattamente indietronica. Il disco, "Electric President" (uscito a gennaio 2006, etichetta Morr Music), è opera degli Electric President: due ragazzi, 44 anni in due, cresciuti a Jacksonville, Florida. E' un bel disco, molto gradevole, seppure non troppo originale. Ascoltarlo è un piacere, le varie canzoni si susseguono senza strappi, con sonorità non molto distanti tra loro. Ma nella parte finale dell'album arrivano alcune sorprese: dopo le canzoni dolci e leggere le emozioni musicali si fanno più intense, più acute, con una vivace esplosione di ritmica e suoni che non stona affatto con le atmosfere prevalentemente soffuse dell'album.
I due ragazzi hanno fatto un buon lavoro con chitarra e computer, certo devono ancora crescere, trovare un'identità più marcata, osare di più, ma il disco è molto bello, a mio parere. Ottimi da ascoltare a colazione, con il sole o con la pioggia, o magari la domenica mattina se la notte ha nevicato e fuori c'è il sole.
Ecco l'elenco dei brani dell'album:
  1. Good Morning Hypocrite
  2. Insomnia
  3. Ten Thousand Lines
  4. Grand Machine No. 12
  5. Hum
  6. Snow on Dead Neighborhoods
  7. Some Crap About The Future
  8. Metal Fingers
  9. We Were Never Built To Last
  10. Farewell
Il sito ufficiale della band: http://www.radicalface.com/electricpresident.html
Oggi voglio consigliare il nuovo cd dei The Killers. Il titolo del loro nuovo lavoro è "Sam's Town", uscito il 3 ottobre 2006, secondo album della band americana, di Las Vegas, dopo il successo di "Hot Fuss" (2004), che li ha portati al successo.
Si inizia subito bene con il brano "Sam's Town", per poi proseguire con tracce tutte di buon livello. Alcune migliori (ad esempio "When you where young" e "Bling(confessions of a king)", tanto per citarne due tra le tante), altre meno belle ma sempre piacevoli. Un album che a mio parere è assolutamente da ascoltare, in cui si sentono le sonorità indie rock con richiami anni '80 tipiche dei The Killers, con l'aggiunta qua e là di un po' di elettronica, campionatore e tastiere. Guardando qualche recensione potrete leggere che è un disco peggiore del primo, che il cantante non ha voce, che le canzoni stancano...ma, a mio parere, è un bel disco, coinvolgente, che carica. E chi ha sentito i primi due singoli, "When you where young" e "Bones" (il cui video è stato girato dal regista Tim Burton), ne ha avuto qualche prova. Come ho detto: da ascoltare.
Ecco la lista dei brani:
  1. Sam's town
  2. Enterlude
  3. When you were young
  4. Bling (confession of a king)
  5. For reasons unknown
  6. Read my mind
  7. Uncle jonny
  8. Bones
  9. My list
  10. This river is wild
  11. Why do i keep counting?
  12. Exitlude

E, a sorpresa, anche due bonus track, ma non anticipo niente.


Il sito ufficiale dei The Killers: http://www.thekillersmusic.com/
E il loro MySpace, dove si possono anche ascoltare alcune canzoni: http://www.myspace.com/thekillers

Gli Snow Patrol, gruppo nord-irlandese formatosi nel 1994 che con il disco precedente "Final Straw" ha venduto due milioni di copie, sono tornati con il loro nuovo lavoro: Eyes Open, uscito nel 2006. Un disco in cui riescono a mescolare sapientemente pop e alternative, melodie delicate e riff monumentali. La voce è di Gary Lightbody, calda e melodica. Nel disco troviamo brani veloci e con un incedere teso e vibrante (It's beginning to get to me, You're all I have), ma anche brani più lenti e acustici che creano atmosfere romantiche (Chasing cars, You could be happy).
Insomma un bel disco, molto piacevole, a dispetto di alcune recensioni non proprio positive che ho letto su di esso. Io lo consiglio, le belle canzoni sono molte al suo interno.

Ecco la lista dei brani:

  1. You're all I have
  2. Hands open
  3. Chasing cars
  4. Shut your eyes
  5. It's beginning to get to me
  6. You could be happy
  7. Make this go on forever
  8. Set the fire to the third bar
  9. Headlights on dark roads
  10. Open your eyes
  11. The finish line

Il sito ufficiale degli Snow Patrol: www.snowpatrol.com

M Ward è uno dei più intensi, romantici e talentuosi cantautori di oggi. Matt “M” Ward, un tempo giovane promessa del folk indipendente americano, oggi è protagonista importante in prima persona. Matt, oltre a cantare e incidere i propri album, è chitarrista e autore molto ricercato.
Torna con il nuovo album, il quinto, "Post War", uscito alcuni mesi fa. Un disco folk, con sfumature rock'n'roll, pieno di belle canzoni che ti cullano con dolcezza ma senza abbandonare un ritmo vivo, che trascina, e una certa briosità. Diverte e intrattiene con classe. Un disco da scoprire e da godersi con calma.


L'elenco dei brani dell'album:
  1. Poison Cup
  2. To Go Home
  3. Right In The Head
  4. Post-War
  5. Requiem
  6. Chinese Translation
  7. Eyes On The Prize
  8. Magic Trick
  9. Neptune's Net
  10. Rollercoaster
  11. Today's Undertaking
  12. Afterword / Rag

Il link al sito ufficiale di M Ward: http://www.mwardmusic.com/

Dopo il successo di "Una mattina" con oltre 25.000 copie vendute, Ludovico Einaudi è tornato con un nuovo, entusiasmante album: "Divenire", uscito il 27 ottobre 2006. Tra le novità in questo album troviamo un discreto impiego dell’elettronica (grazie alla collaborazione con i To Rococo Rot) e la presenza dell’orchestra (Royal Liverpool Philarmonic Orchestra diretta da Robert Ziegler) che ha arricchito le tessiture sonore e le melodie che hanno reso famoso Ludovico Einaudi in Italia e nel mondo.
Divenire, titolo significativo. Il divenire, l'eterno movimento, la continua trasformazione, è il fulcro attorno al quale ruota la natura, l'uomo, ma anche le dodici stupende tracce di questo album. Un inno all'esistenza, un viaggio emozionante fra suoni e atmosfere che arrivano dritti all'anima.


I brani dell'album:
  1. uno
  2. divenire
  3. monday
  4. andare
  5. rose
  6. primavera
  7. oltremare
  8. l'origine nascosta
  9. fly
  10. ascolta
  11. ritornare
  12. svanire

Il link al sito ufficiale di Ludovico Einaudi: http://www.ludovicoeinaudi.com/

29 settembre 2006. Questa la data di pubblicazione del nuovo album (il secondo) dei Modà, band italiana composta da: Francesco "Kekko" Silvestre (Voce), Matteo "Tino" Alberti (Chitarra Ritmica), Diego Arrigoni (Chitarra Solista), Stefano Forcella (Basso elettrico), Manuel Signoretto (Batteria). Il disco viene anticipato dall'uscita nel giugno 2006 del singolo "Quello che non ti ho detto (Scusami)", del quale viene anche realizzato un videoclip, girato in una villa veronese. Il brano ottiene un ampio risalto e viene trasmesso moltissimo sia dalle radio che dalle Tv che si occupano di musica.
Un cd intenso e spettacolare, pieno di belle canzoni, con una melodia tale da rendere ogni brano un potenziale singolo. L'amore fa da sfondo, e ascoltando le varie tracce questo amore ti pervade: un album che fa venire voglia di innamorarsi o, per chi già lo è, di andare dalla propria donna e dirle "ti amo", così, senza altre parole. Un mix tra bella musica e bei testi che ti fa appassionare subito, già dal primo ascolto. Poesia e pop-rock fusi insieme e il tutto made in Italy. Da comprare.

I brani dell'album:
  1. Quello che non ti ho detto ( Scusami ) - 4'01"
  2. Ti sento parte di me - 3'51"
  3. Regina delle stelle - 3'57"
  4. Grazie Gente - 3'35"
  5. Non dire di no - 3'45"
  6. Mia - 4'12"
  7. Sogno Misfatto - 3'49"
  8. Oltre un semplice sguardo - 4'07"
  9. Semplice - 3'58"
  10. Spirito libero - 6'19"
  11. Malinconico a metà - 3'16"
  12. Inverno a primavera - 3'35"
  13. Addormentati con me - 4'08"
  14. Sensazione ( Ghost Track ) - 3'10

Segnalo anche alcuni link interessanti:

http://www.rockmoda.com (sito ufficiale della band, dove potete leggerne anche la biografia)

testimania (qui trovate i testi delle canzoni dell'album)

 
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